Le caratteristiche principali delle cisterne d’acqua
Il mercato è ricchissimo di offerte di serbatoi di raccolta per acqua. Le necessità che giustificano l’acquisto di serbatoi di questo tipo sono tantissime, legate tanto all’uso professionale da parte di grandi aziende e sia all’impiego da parte di semplici privati, desiderosi di stoccare un po’ più acqua per irrigare un orticello, ad esempio.
Raccogliere acqua piovana in apposite cisterne rappresenta un modo ecologico e intelligente per disporre della risorsa idrica durante i periodi di “secca”, soprattutto al sud, dove la siccità si rivela un problema concreto.
La grande richiesta di cisterne per acqua, non solo potabile, ha spinto le aziende produttrici di prodotti idraulici o per l’agricoltura, a proporre dei modelli sempre più specifici, atti a soddisfare le particolari necessità del cliente.
Di conseguenza, quando si decide di acquistare serbatoi per immagazzinare acqua ci si trova di fronte a modelli estremamente differenti tra loro. Imparare a conoscere che cosa indicano le caratteristiche e le motivazioni per cui sono state progettate in una data maniera consentirà ad ogni lettore di orientarsi in maniera migliore tra gli e-commerce di termoidraulica, riuscendo a valutare in maniera autonoma se il prezzo giustifica le qualità del prodotto.
Sviluppo orizzontale o verticale
Scegliere modelli in plastica rigenerata
Montaggio su terreni in pendenza
Uso interno / esterno
Uno dei fattori che influenzerà la scelta d’acquisto riguarderà la tipologia di utilizzo che si intenderà fare di questo prodotto. Particolari condizioni atmosferiche (temperature eccessivamente calde o fredde) o limitata disponibilità di spazi (assenza di giardino o casa molto piccola) obbligheranno il soggetto a scegliere degli articoli specificatamente realizzati per poter essere posizionati all’esterno di un’abitazione o all’interno. Generalmente anche l’obiettivo che vorremmo soddisfare con la presenza di una cisterna influenzerà la scelta di un serbatoio per esterno o l’installazione dello stesso tra le mura domestiche.
Di solito, quelli usati per gli interni hanno dimensioni più piccole e forme particolari, in grado di “incastrarsi” a dovere tra gli spazi delle stanze. Sono impiegati come deposi d’acqua pronti a soddisfare le richieste d’acqua di nuclei monofamiliari o giovani coppie senza figli. Si pensi infatti alla difficoltà che comporterebbe movimentare serbatoi con capacità superiore a 1000 litri tra le camere di una casa e agli effettivi bisogni idrici di famiglie composte da 1 o 2 persone.
I serbatoi per uso esterno sono progettati principalmente per resistere agli agenti atmosferici e scongiurare la proliferazione batterica al loro interno, in virtù della quale potrebbe peggiorare la qualità dell’acqua depositata.
I cassoni d’acqua per esterni vengono solitamente installati in giardino oppure nelle vicinanze di un campo coltivato o di un frutteto. In questo caso i modelli hanno misure decisamente più generose e possono superare i 2000 litri d’acqua, sino a raggiungere dimensioni extra, in grado di raccogliere sino a 20000 litri di liquidi.
Sviluppo orizzontale / verticale
Si tratta di un elemento distintivo direttamente che andrà considerato in ragione della natura del luogo scelto per il posizionamento del serbatoio. Se disponessimo di maggiore spazio in larghezza, va da sé che sarebbe auspicabile scegliere una cisternetta con sviluppo orizzontale, in modo da ottimizzare al massimo gli spazi disponibili. Al contrario, se la stanza in cui vorremmo installare il silos disponesse di volte alte e di meno spazio a livello del pavimento si potrebbe optare per serbatoi verticali, più adatti a questo tipo di contesto.
La grandezza delle porte sarà un fattore da considerare quando si posiziona una cisterna orizzontale, perché il serbatoio rischierebbe di non entrare, qualora la sua larghezza fosse maggiore di quella del passaggio. Esistono sul mercato degli appositi serbatoi passaporta, progettati a questo scopo. Si tratta di modelli con dimensioni spefiche che non vanno assolutamente confusi con quelli slim o salvaspazio.
Un aspetto è riuscire a far passare un serbatoio da una porta, altro è invece riuscire a sistemarlo in uno spazio ridotto. Se nel primo caso si dovrà optare per cisterne passaporta, nel secondo di valuteranno con attenzione le misure, scegliendo tra forme cubiche, parallelepipedi o persino ellittiche e triangolari, in ragione dello spazio disponibile.
Stabilità del serbatoio idrico
La base del prodotto determinerà la solidità complessiva della struttura. Di conseguenza, un serbatoio con base quadra risulterà più stabile di quello con base ellittica. Maggiore sarà inoltre l’altezza della cisterna, più facile sarà che questa possa sbilanciarsi durante gli spostamenti. Quando decidete di comprare un articolo per stoccare l’acqua chiedetevi se lo movimenterete di frequente o lo lascerete fisso. Nel primo caso, protendere verso modelli con base piatta quadrata o rettangolare, se invece lascerete il serbatoio in un unico posto, assicuratevi solo di non poggiarlo su un piano in pendenza, indipendentemente dal suo equilibrio naturale.
Uso professionale / domestico
In ragione dello scopo con cui un’azienda stoccherà i liquidi all’interno di una cisterna sarà essenziale valutare con attenzione il materiale del prodotto da acquistare. Se la differenza tra polietilene e acciaio inox è abbastanza chiara, la scelta di serbatoi inox 316l o a304 può sfuggire a qualche lettore meno addestrato nel settore idraulico. L’acciaio inossidabile 316l è un materiale di primissima qualità, generalmente impiegato per usi professionali, per la raccolta di acqua potabile o di liquidi che meritano una conservazione più scrupolosa, come nel caso di serbatoi per olio extravergine.
Anche le cisterne inox 304 possono essere usate per impieghi alimentari, ma in virtù di un prezzo inferiore, vengono spesso scelti anche dal pubblico dei privati.
Per dare un quadro di riferimento generico, si potrebbe citare per usi professionali tutti quei serbatoi utilizzati dalle masserie o dalle fattorie per abbeverare gli animali e le piante. In questi casi si parla di grandi serbatoi collegati in serie, di qualità superiore e per questo dai prezzi più alti.
Il caso tipico di un serbatoio per uso domestico è quello collegato ad un’autoclave, installato da una famiglia per sopperire alle difficoltà idriche a livello condominiale o famigliare che comporterebbero la mancanza di acqua per alcune ore durante la giornata. Si tratta di uno degli utilizzi più frequenti dei serbatoi, come pure nel caso di raccolta delle acque piovane in campagna, in funzione di un riutilizzo nell’orto, una volta raccordato adeguatamente. La capacità dei serbatoi potrebbe essere un valore discriminante tra la scelta di un prodotto professionale o di uso domestico, in quanto i modelli più grandi (da 1500 litri in su), sono quelli più complessi da trasportare e per questo solitamente scelti da un’azienda, soltanto quando ne ha effettiva necessità.
Plastica rigenerata
Si tratta di un parametro che farà felici i più attenti all’ambiente. Si tratta di un materiale frutto di un processo di riciclo, a conferma della maggiore importanza data dalle aziende produttrici all’aspetto ambientale. Sappiamo bene come l’agenda europea sia sempre più incentrata su sostenibilità e riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. In quest’ottica, produrre serbatoi in pvc rigenerato significa contribuire all’ecologia del pianeta, nella speranza di limitare l’uso di materiali non biodegradabili, come quelli derivati dal petrolio.
Le plastiche di questo tipo risultano essere molto resistenti, dando garanzie assolute di fronte ad urti accidentali e colpi che potrebbero ricevere i contenitori di raccolta acque nel corso del tempo. Purtroppo, come spesso capita quando si parla di prodotti Green, i serbatoi in plastica riciclata hanno un costo maggiore rispetto a quelli tradizionali. La politica europea dovrebbe fare qualcosa in più per garantire ai prodotti rigenerati un prezzo d’acquisto minore, influenzando positivamente la scelta di acquisti più virtuosi da parte degli utenti.
Boccaporto
Si tratta di un elemento tipico di ogni serbatoio, posizionato nella parte superiore. Rappresenta il tappo di copertura ed ha la funzione principale di consentire l’ispezione dell’interno di un serbatoio e risolvere eventuali problemi che possono presentarsi. Qualora una cisterna presentasse delle perdite oppure necessitasse di una manutenzione aggiuntiva atta a rimuovere le muffe e l’eventuale sporco depositato sul fondo, occorrerà verificare dall’interno il suo stato e questo è reso possibile solo dalla presenza di questo sportellino superiore. In effetti il resto del serbatoio è costituito da un unico pezzo, saldato integralmente, proprio per evitare punti critici o giunture che possano facilitare i depositi batterici.
Per questa ragione ogni cisterna che si rispetti è munita di boccaporto filettato sia per agevolare gli interventi tecnici da parte dell’idraulico e sia per consentire l’aggiunta di tubi di raccolta e realizzare un impianto idrico efficiente. Il foro di riempimento rappresenta l’ingresso per i liquidi che si intenderà immagazzinare, ma anche il punto attraverso cui inserire eventuali prodotti utili alla periodica pulizia di cui necessitano i serbatoi.
Rubinetto
E’ un elemento fondamentale per svuotare interamente un serbatoio o utilizzare parti d’acqua a piacimento, una volta collegato un tubo di raccordo. Qualora si intendesse annaffiare i pomodori di un campo o i ciliegi nel frutteto, si potrà inserire un tubo per irrigazione nel rubinetto e mettere così in comunicazione il silos con il terreno, riuscendo ad ottimizzare i consumi idrici in agricoltura. Generalmente i rubinetti sono dotati di valvola a farfalla, così da permettere la chiusura degli stessi quando lo si desidera. Si suggerisce vivamente l’installazione invece di un timer per l’irrigazione, in modo tale da programmare i tempi di annaffiatura in funzione delle specifiche esigenze delle culture ortofrutticole.
Capacità
A seconda di quelli che si prevedono essere i consumi d’acqua sarà utile valutare adeguatamente quanto grande sarà il serbatoio di cui si ha bisogno. Se le necessità idriche sono maggiori sarà scontato orientarsi verso cisterne dalla elevata capacità contenitiva, mentre se non si ha bisogno di tanta acqua sarà sufficiente un serbatoio di qualche centinaio di litri di capienza. Questa regola però non è sempre vera, visto che spesso si preferisce comprare 5 serbatoi da 2000 litri piuttosto che un unico enorme contenitore da 10000 litri. Anche se il quantitativo complessivo d’acqua sarà lo stesso, di sicuro, trasportare 5 contenitori di media dimensione è meno difficile di spostare un serbatoio enorme. Utilizzi professionali di questi prodotti necessiteranno serbatoi di dimensioni grandissime, a differenza di famiglie con pochi componenti, dai bisogni idrici più limitati e quindi generalmente orientate verso modelli da 500 litri o anche più piccoli.
Resistenza
Utilizzo esterno del serbatoio, occorrenza di spostamenti frequenti sono fattori che implicano la ricerca di prodotti resistenti agli urti.Una giusta manutenzione contribuisce alla longevità del prodotto. Inoltre quando si cerca un prodotto più solido, specie se resterà esposto alle intemperie del meteo, sarà buona regola scegliere serbatoi rinforzati. Le cisterne con nervature di rinforzo si dimostrano più affidabili e sono meno soggette a cedimenti e micro lesioni. Si riconoscono visivamente perché dotati di una superficie più rugosa e meno liscia, osservabile abbastanza facilmente.
Si ricorda come il momento più delicato per i serbatoi è quello legato all’azione di carico e di scarico della merce, generalmente posizionata su di un pallet. Soprattutto quando si parla di misure extra large è importante fare caso a questa caratteristica quando si legge la scheda tecnica di un prodotto.
Altro dettaglio influente è il tipo di stampaggio usato in fabbricazione. Quando si utilizza uno stampaggio rotazionale o “a rotazione” che dir si voglia, la struttura complessiva risulterà più solida. Si parla in questi casi di serbatoi ad alta densità, privi di giunture e completamente autoportanti e per questo più durevoli nel tempo. Ad ogni modo, vista l’importanza della risorsa che si andrà a conservare all’interno, sarà comunque consigliabile rispettare delle regole minime di buon senso che ne possano aumentare la durata nel lungo periodo. Tra i suggerimenti basici ricordiamo quelli di:
- non esporre i serbatoi alla forte luce del sole a mezzogiorno
- collocare l’impianto su una superficie piana
- evitare spostamenti continui del prodotto da uno spazio ad un altro
Se per questioni logistiche si è costretti ad esporre le cisterne a luce diretta durante le ore più calde della giornata, si consiglia di predisporre opportune grondaie e canaline per riparare i serbatoi e riuscire a convogliare meglio l’acqua.
Pendenza
A volte, a causa della conformazione del terreno, soprattutto nei terroni carsici presenti nel meridione, è impossibile posizionare i serbatoi d’acqua potabile ad un livello costante. Onde evitare che i serbatoi possano rovesciarsi o funzionare male, si dovranno prediligere modelli dotati di piedi di appoggio.
La presenza di questi supporti assicura maggiore stabilità alla cisterna e consente un utilizzo appropriato della stessa, senza andare incontro ad alcun tipo di limitazione di sorta. Questa caratteristica tecnica garantisce la tenuta dei serbatoi anche su terreni scoscesi o poco livellati, consentendo una raccolta idonea ed una distribuzione adeguata di acqua verso i campi.
Resistenza ai raggi UV
Quando è previsto un utilizzo esterno del serbatoio ed un’esposizione costante ai raggi ultravioletti del sole sarà importante poter contare su prodotti in grado di resistere a questa condizione. I serbatoi realizzati in materiale HDPE sono studiati per contrastare la forza corrosiva dei raggi solari e limitare il surriscaldamento eccessivo della superficie esterna delle cisterne idriche.
Anche la colorazione può giocare un ruolo importante in questo senso e se vi state chiedendo il perché i serbatoi in polietilene siano generalmente blu vi spieghiamo velocemente il perché. Rivestire le cisterne di tinte sul blu permette di inibire i raggi UV, creando una sorta di filtro protettivo, in grado di ridurre il moltiplicarsi dei batteri. Si intuisce come già in fase di progettazione vengano prese quelle precauzioni utili a migliorare la capacità di sopportare i raggi del sole, visto e considerato come spesso questi prodotti vengano collocati negli spazi esterni.
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