Il riduttore di pressione fa consumare più acqua?
Cosa fare quando la pressione è forte
Il prezzo di questo articolo di termoidraulica
Nel momento in cui si è in possesso di un riduttore di pressione capita molto spesso di porsi alcuni importanti quesiti a riguardo. Una delle domande più frequenti che ci si fa è se il riduttore di pressione faccia consumare più acqua.
Prima di addentrarsi nella ricerca di risposte a domande piuttosto complesse, però, è opportuno capire cos’è un riduttore di pressione e soprattutto qual è il suo funzionamento. Il riduttore di pressione, noto anche come regolatore di pressione, è uno strumento tecnico il cui compito principale consiste nell’agire su un fluido contenuto in un serbatoio oppure in una condotta, facendo in modo che dopo il regolatore di pressione stesso sia fornito un valore costante e predefinito di pressione.
Per l’esattezza si tratta di una valvola, componente meccanico appositamente creato ai fini della regolazione della pressione di un fluido, liquido oppure gassoso. Le componenti principali di un riduttore di pressione sono la membrana elastica, la molla di contrasto, lo stelo con l’otturatore che viene collegato alla membrana e un disco di regolazione.
Il materiale più usato per poter realizzare un riduttore di pressione è l’ottone, una lega formata da rame e zinco e particolarmente resistente anche alle forti tensioni e all’alta pressione.
Proprio in virtù della sopra citata membrana, quando si parla di riduttori di pressione è possibile stabilire una differenza tra riduttore a membrana e a pistone. In un riduttore di pressione a membrana il funzionamento è basato su due forze che sono tra di loro contrapposte e sono generate dalla spinta della molla e da quella della membrana. In un riduttore di pressione a pistone vi è proprio un pistone il cui compito è quello di fare in modo che la valvola possa essere impiegata in servizio continuo. Di tutto questo argomento si parla partendo dalla considerazione della pressione dell’acqua all’interno di una abitazione. Ciò che un riduttore di pressione che viene installato su una rete idrica intende fare è ridurre e stabilizzare la pressione in entrata dalla rete idrica stessa.
La pressione troppo elevata ed i possibili sbalzi della pressione risulterebbero essere eccessivamente dannosi per tutti gli impianti idrici dell’abitazione stessa. Ecco allora che si giunge ad affermare che la riduzione all’ingresso degli impianti è indispensabile.
Quando la pressione è troppo forte in un'abitazione?
Per trovare risposta a tale domanda bisogna necessariamente imparare a capire come controllare la pressione dell’acqua. Presupposto fondamentale è che la pressione media di distribuzione è di 3 bar.
La risorsa idrica di cui ciascuno di noi dispone all’interno della propria abitazione necessita dunque di essere sempre tenuta sotto controllo. Tanto una pressione troppo elevata quanto una pressione insufficiente creerebbero grande disagio agli impianti.
Per poter efficacemente controllare la pressione è possibile utilizzare diversi strumenti tra i quali i manometri, apparecchi utilissimi per poter effettuare controlli di pressione in tempo reale oppure proprio i riduttori di pressione. Circa la riduzione si dice sia necessaria sopra le 5 ate, ai fini di evitare le cosiddette “botte di pressione.
Come si riduce? Si preme o si gira qualcosa?
A questa domanda si risponde affermando che dipende molto dal caso di fronte al quale ci si trova. Per potere abbassare i livelli di pressione si può, come già è stato detto in precedenza, utilizzare il noto riduttore di pressione.
Un riduttore di pressione lo si regola svitando la ghiera di blocco del riduttore. Una volta eseguito tale passaggio se si avvitasse il perno in senso orario la pressione aumenterebbe, svitando la pressione diminuirebbe. Dopo ogni regolazione è sempre opportuno regolare la ghiera di blocco, stringendo con una pinza in modo tale da evitare fuoriuscite.
Aspetto importante è anche la manutenzione.
Che tipo di manutenzione fare?
Questa una domanda importante, perchè consentirà di aumentare la durata del ciclo di vita del prodotto, a patto di rispettare alcune regole base. Un qualunque riduttore di pressione che sia presente in commercio dopo circa due o tre anni inizia a non rispondere ad alcuna regolazione, in qual caso non resta che sostituirlo.
In generale il suo funzionamento deve essere verificato almeno ogni 12 mesi. La pulizia e la manutenzione della cartuccia estraibile deve essere verificata più frequentemente. Pulire correttamente la cartuccia è una delle operazioni che possono allungare il suo ciclo di vita.
Al momento di installazione e manutenzione di un riduttore di pressione, vi sono alcuni problemi più frequenti tra cui un malfunzionamento dettato da un blocco che potrebbe dipendere dal fatto che il riduttore di pressione è troppo poco potente o è ormai divenuto eccessivamente vecchio.
Montaggio semplice o complesso? Chi lo può fare?
Quando si rende necessario montare un riduttore di pressione è importante capire come farlo.
La prima cosa da considerare è che si abbia tutto l’occorrente tra cui una filiera, della stoppa, un filtro autopulente e una chiave inglese. Il montaggio non è particolarmente complesso ma ai fini di un corretto funzionamento dell’apparecchio sarebbe preferibile venisse eseguito da un idraulico e dunque da un esperto del settore. Ciò non toglie che seguendo con attenzione ogni singolo passaggio potrebbe essere installato anche senza il supporto di un idraulico.
Gli utilizzi più frequenti di un riduttore di pressione sono per lo scaldabagno, per la stufa e più nello specifico in tutto l’ambito termoidraulico.
Come già detto in precedenza esistono anche i riduttori di pressione con manometro.
Che cosa segna il manometro, quali valori misura?
Un manometro è un apparecchio utilizzato per misurare la pressione in un fluido oppure la differenza di pressione esistente tra due fluidi.
In commercio esiste anche un riduttore di pressione per GPL. Ulteriore applicazione del riduttore di pressione stesso, infatti, è quello di essere ampiamente sfruttato nella fornitura di GPL al fine di poter adattare pressione del serbatoio e pressione di utilizzo.
Le misure più frequenti di cui si deve parlare nel momento in cui ci si trova di fronte ad un riduttore di pressione sono i bar ed il pollice.
Quando si parla di riduttore di pressione si può fare una distinzione sulla base della sua grandezza e capienza. Un riduttore più grande, rispetto ad uno più piccolo, viene prediletto nel momento in cui vi è la necessità di far fronte a carichi di pressione che sono maggiormente elevati.
Quanto costa un riduttore di pressione?
Il costo di un riduttore di pressione è estremamente variabile in base alla caratteristiche, alla grandezza o ai materiali. Sono questi i parametri che influiscono sul maggiore o minore prezzo.
Un altro fattore di rilevanza è il marchio. Esistono diversi marchi di riduttori sul mercato come la Caleffi oppure l’Honeywell.
Influisce sui consumi dell'acqua?
La risposta è affermativa e vi influisce in maniera positiva. Disporre di un riduttore di pressione, infatti, significa diminuire i consumi di acqua.
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