Radiatori freddi: come fa un termosifone a funzionare bene?
Installazione in serie o parallelo
I supporti per reggere i caloriferi sul muro
Le tipologie di valvole per termosifoni più diffuse
Perchè i radiatori restano freddi
Il metodo di riscaldamento più diffuso nelle abitazioni domestiche è quello che prevede l'utilizzo di termosifoni. Il funzionamento di un radiatore è semplice, visto che necessita di una caldaia in grado di riscaldare l'acqua delle tubature e quindi creare un circuito chiuso attraverso il quale diffondere quel calore, che si sprigionerà mediante termosifoni, senza che avvenga uno spreco idrico eccessivo.
Sarà l'acqua bollente a riscaldare un termosifone e a renderlo pronto per acclimatare le stanze in cui è stato montato e accesso.
Sul mercato esistono vari modelli di termosifoni che, a seconda del loro funzionamento e delle prestazioni che possono raggiungere, avranno un costo differente. Il radiatore più comune, in virtù della sua economicità e leggerezza è il radiatore di alluminio. Anche se esistono i termosifoni in ghisa, in grado di garantire un rendimento energetico migliore, il prezzo più elevato e la difficoltà nell'installazione, a causa di un peso maggiore, ne determinano una limitata diffusione nelle case degli italiani.
Tipi di installazione a muro
Ogni termosifone può essere installato secondo due logiche differenti:
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Installazione in parallelo (impianto bitubo)
Presentano l'entrata dell'acqua calda nella parte più alta e l'uscita dell'acqua fredda in quella più bassa, collocata sul lato opposto. Questa tipologia di installazione è dotata di mandata e di un ritorno, ovvero prevede una ramificazione per ciascun radiatore.
Per comprendere meglio il funzionamento di un termosifone, si suggerisce di guardare la foto.
schema di funzionamento
- Installazione in serie (impianto monotubo)
In quest'altra situazione invece l'acqua calda e l'uscita dell'acqua fredda corrispondono alla stessa valvola. Sarà questa a dare l'imput affinchè l'acqua calda possa percorrere tutto il percorso sino al radiatore. L'acqua sale e percorre il circuito al contrario sino a diventare fredda attraverso la stessa valvola. Risulta fondamentale assicurarsi che l'acqua arrivi sino alla fine del radiatore o si correrà il rischio che non si riscaldi completamente, inficiando sull'efficienza generale dell'impianto.
Si è soliti dividere gli impianti cosiddetti monotubo in circuiti, all'interno di ogni quale si è soliti posizionare 2 o 3 radiatori, in funzione degli elementi di cui è composto. Non appena l'acqua entra ed ed esce dalla valvola, raggiunge il termosifone successivo ad una minore temperatura e così a seguire. Di conseguenza, se sono presenti molti termosifoni è plausibile che gli ultimi del circuito avranno una certa difficoltà nel riscaldarsi.
Ogni circuito è separato attraverso dei collettori, ognuno dei quali dispone di un ingresso e di un'uscita. Si installerà un collettore per l'uscita di acqua calda e un altro per il ritorno dell'acqua fredda. I collettori hanno il compito di dividere i circuiti principali in sotto-circuiti.
Si potranno posizionare valvole e detentori in modo da gestire ogni circuito in maniera indipendente ed ottenere un riscaldamento più personalizzato, ritagliato in funzione delle necessità termiche diverse che abbiamo in ogni stanza.
Un collettore per l'impianto di riscaldamento costituito da una valvola di intercettazione all'inizio, le uscite verso i diversi circuiti e una trappola all'estremità del collettore.
Un insieme di collettori si reputa completo quando vi è:
- Un collettore per la fase di mandata, composto da una valvola di intercettazione all'inizio, le uscite verso i circuiti e una valvola di sfogo alla fine.
- Un collettore per il ritorno, composto da una valvola di intercettazione all'inizio e una valvola per il vuoto alla fine.
Per proteggere i collettori si è soliti disporli all'interno di una scatola molto resistente, incassata al muso, che sarà possibile aprire in caso di guasto.
Elementi di un radiatore
I termosifoni che abbiamo in casa hanno bisogno di determinate caratteristiche per funzionare bene.
I tappi
I radiatori in alluminio vengono lasciati con i fori scoperti, in modo tale da potersi adattare a seconda delle differenti situazioni domestiche.
Il modo con cui vengono messi in comunicazione gli elementi di un radiatore necessita la presenza di filettature diverse. La un lato gireranno verso destra e dall'altro verso sinistra. Il più delle volte il verso della filettatura coincide con quello del lato del termosifone su cui è posizionato. Ciò nonostante esistono anche dei produttori di radiatori che non seguono questa regola.
I tipi di tappi usati sui radiatori sono:
- Tappi con riduzione da 1/2": sono quelli più frequenti quando si collegano le valvole ai detentori.
- Tappi con riduzione da 1/8": utilizzati per il posizionamento di uno sfiato manuale.
- Tappi ciechi: sono usati per chiudere il termosifone.
Giunzioni
Se in precedenza, per realizzare questa operazione correttamente, si utilizzava una matassa di canapa e della pasta di fissaggio, attualmente, il giunto dei tappi è realizzato con guarnizioni più sicure che permettono una chiusura più rapida ed efficacie, scongiurando in questo modo delle possibili perdite d'acqua.
Supporti
Per sostenere e mantenere ben saldo un radiatore alla parete di una stanza è importante usare dei supporti adeguati al peso del termosifone. Generalmente i supporti vengono avvitati sulla parete, anche se esistono anche modelli particolari che prevedono un fissaggio direttamente sul pavimento. Tra i sostegni più diffusi ricordiamo:
- Quelli più sottili, generalmente fatti in plastica o in metallo che andranno fissati alla parete con delle viti e al radiatore attraverso un raccordino che viene inserito sulla parte posteriore, nascosta dagli elementi che compongono il radiatore. Questo tipo di supporti consente un risultato migliore dal punto di vista estetico, consentendo anche di risparmiare un bel po' di spazio nella stanza.
- Supporti di forma triangolare, così chiamato perchè si fissa sulla parete tramite 3 viti. Questa soluzione consentirà di mantenere il radiatore sopra, appoggiandolo sopra la conduttura.
- Supporti regolabili. Consentono di regolare l'altezza di fissaggio, in funzione della grandezza dei radiatori. Risultano ideali in caso di installazione orizzontale.
Valvole
Sono necessarie per aprire e chiudere il passaggio dell'acqua al radiatore.
Esistono diversi tipi di valvole per termosifoni:
- Manuali: Le termovalvole di questo tipo si regolano a mano, girando una rotella in senso orario o antiorario a seconda che si desideri accendere o spegnere il radiatore.
- Termostatica: sono in grado di arrestare il funzionamento di un calorifero quando si è raggiunta la temperatura impostata, senza spegnere gli altri radiatori presenti in casa. Soluzioni di questo tipo permettono di avere un controllo della temperatura ottimale, per ogni stanza presente in casa, in quanto ciascuna valvola termostatica potrà essere programmata in modo diverso, a seconda del fatto che in quella camera si desideri più o meno caldo.
- Elettriche: si accendono o spengono in funzione di quello che sarà comunicato da una centralina elettrica. Queste valvole di ultima generazione "parlano" con la centralina attraverso segnali wifi e danno informazioni costanti sulla temperatura presente nell'ambiente in cui sono state installate. Le elettrovalvole wifi consentono una migliore efficienza energetica.
Cosa fare quando i termosifoni sono freddi in basso?
Spesso ci si trova con metà radiatore tiepido e di conseguenza con una casa più fredda. Questo può dipendere dallo stato di funzionamento delle valvole installate.
Cosa può essere quando i termosifoni restano freddi in alto?
Questo può dipendere dal fatto che è presente dell'aria all'interno degli elementi dei caloriferi. Quando vi è aria, essendo più leggera dell'acqua, tende a salire e a impedire all'acqua riscaldata di raggiungere quella zona. Una conferma del fatto che sia questa la causa dei radiatori tiepidi può essere data aprendo le valvoline. Qualora non uscisse subito l'acqua, si potrebbe ipotizzare che vi sia dell'aria che ne ostruisca il passaggio. Se invece l'acqua esce subito allora il malfunzionamento non è legato alla presenza di aria interna.
Si precisa come la differenza termica tra il basso del termosifone e l'area più alta rappresenta comunque un fatto "normale". La parte inferiore dei termosifoni è più fredda perché è a contatto con aria più fredda. Si parlerà di un problema di termosifone freddo quando la differenza tra il sotto e il sopra sarà molto evidente.
Un dubbio: perchè l'unico calorifero ad avere una temperatura uniforme è lo scaldasalviette?
Come è facile intuire, uno scaldasalviette elettrico non presenterà temperature così differenti, in virtù della presenza di elementi orizzontali, all'interno dei quali il calore risulterà molto più omogeneo se confrontato con quello dei radiatori, composti da elementi verticali.
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