Proroga del bonus Idrico
Bonus acqua potabile: Sei ancora in tempo?
- Agevolazione idrica:per quali interventi vale?
- Chi sono i beneficiari e quali sono i limiti di spesa?
- Come ottenere questa agevolazione?
Cresce sempre più l'emergenza derivante dall' utilizzo eccessivo della plastica, basti pensare al fatto che al giorno d'oggi tutto è racchiuso in un involucro fatto di questo materiale altamente inquinante.
Da quanto emerge dall' analisi condotta dall' organizzazione Greenpeace su produzione, consumo e riciclo delle bottiglie di plastica nel nostro Paese circa 11 miliardi di bottiglie in plastica (PET) per acque minerali e bevande confezionate vengono immesse al consumo ogni anno.
E di queste più del 60% non vengono riciclate e rischiano di essere disperse nell’ambiente e nei mari, incrementando in modo considerevole la contaminazione del mondo.
GUARDA I VARI TIPI DI DEPURATORI
Agevolazione idrica:per quali interventi vale?
Per ridurre questo tipo di inquinamento e per ottimizzare l'utilizzo dell'acqua da bere, è prevista un agevolazione tramite un credito d'imposta pari al 50% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per l'acquisto e installazione di sistemi di:
- Filtraggio,
- Mineralizzazione,
- Raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare.
Misura stanziata con lo scopo utile di ottenere un miglioramento sostanziale delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti. Per le spese sostenute nel 2022, invece, le comunicazioni andranno inviate nel 2023.
Questo bonus è viene soprannominato anche Bonus Depuratori Acqua e Bonus Filtri e Depuratori Acqua. I purificatori o depuratori d'acqua domestici, grazie all'osmosi inversa, hanno la funzione di rimuovere le sostanze non idonee nell'acqua della tua abitazione. Il bonus primario viene definita “potabile” quando non contiene, in quantità o concentrazioni pericolose, microorganismi o sostanze indesiderate
PROFINE UNO DEPURATORE ACQUA IN OFFERTA !!
Chi sono i beneficiari e quali sono i limiti di spesa?
L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a:
- 1.000 euro per ciascun immobile e per le persone fisiche
- 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.
Come ottenere questa agevolazione?
L’importo delle spese sostenute deve essere documentato da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito.
Per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.
Per le spese sostenute prima della pubblicazione del Provvedimento n. 153000 del 16 giugno 2021 sono fatti salvi i pagamenti in qualunque modo avvenuti ed è possibile integrare la fattura o il documento commerciale attestante la spesa annotando sui documenti il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.
L’ammontare delle spese agevolabili va comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo al quello di sostenimento del costo tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia. Una volta acceduti all’area riservata, il servizio si trova all’interno della sezione “Servizi”, nella categoria “Agevolazioni”, alla voce “Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile”.
In alternativa, è possibile inviare la comunicazione dopo averla predisposta in un file conforme alle specifiche tecniche presenti nella scheda informativa . Si evidenzia che, prima del definitivo invio, i file dovranno essere sottoposti ai controlli di conformità utilizzando il software reso disponibile dall'Agenzia delle entrate; i file non controllati saranno scartati e le comunicazioni in essi contenute non saranno acquisite.
Si ricorda, infine, che il bonus può essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.