Obbigo di contabilizzazione del calore

 

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La direttiva UE sulla contabilizzazione di calore

I rischi per chi non si adegua

Le deroghe a questo obbligo di legge

Il funzionamento delle valvole termostatiche

Costo della contabilizzazione termica

Spese per i condomini

 

 

L'Europa aveva puntato il dito da un po' di tempo sull'Italia, intimandola ad adeguarsi alle normative europee in materia di risparmio energetico. Dopo una serie di proroghe ed un numero di assemblee condominiali infinito, su tutto il territorio nazionale, entro il 31 Dicembre 2016, bisognerà obbligatoriamente seguire le indicazioni contenute nella direttiva 20121/27/Ue e finalizzare il progetto contabilizzazione calore in tutti i condomini dotati di riscaldamento non autonomo. Questo significherà, a conti fatti, sostenere delle nuove spese a livello famigliare, per dotare l'appartamento di contabilizzatori atti a migliorare la gestione del calore e ridurre i consumi di energia, legati all'accensione di dispositivi radianti e alla diffusione di acqua calda sanitaria in casa.
I contabilizzatori del calore servono quindi a valutare la differenza di calore tra il termosifone e ambiente all'esterno. Attraverso questa loro peculiarità riusciranno a calcolare il calore realmente percepito e comunicare al condominio le proprie spese domestiche.

Come funziona questa legge

Come sa bene chi vive in un condominio con un riscaldamento centralizzato, attualmente i condomini che vivono in queste strutture pagano tutti la stessa quota. Attraverso il sistema di ripartizione di calore, su cui punta l'Europa di Junker e Merkel, avverrà una suddivisione della spesa complessiva dell'edificio a seconda di quello che è il consumo effettivo di ogni singola famiglia che abita quello stabile. Secondo questa nuova delibera, saranno abbattute tutte le limitazioni energetiche attive ad oggi in Italia, con buona pace di chi non era motivato a consumare meno, perchè tanto avrebbe pagato lo stesso del vicino che teneva sempre accesi i termosifoni. Mentre prima ogni famiglia “sprecona” che abitava in un complesso con riscaldamento unico a livello condominiale avrebbe speso lo stesso di un altra famiglia più “parsimoniosa” dal punto di vista energetico, con la nuova idea di termoregolazione e la contabilizzazione di calore, questa “ingiustizia ambientale” non avverrà più. D'ora in avanti ogni famiglia pagherà per quello che consuma e molto probabilmente inizierà a capire che più riscaldamento richiediamo alla rete e più pagheremo, non solo in termini di emissioni ambientali.


Vengono così superate tutte quelle soluzioni legislative atte ad evitare che si realizzino degli abusi energetici e degli sprechi evidenti in zone dell'Italia in cui si ha meno necessità di riscaldare casa. Con la contabilizzazione decadranno i limiti imposti a chi vive a Lampedusa di utilizzare il riscaldamento centralizzato solo per 6 ore ed esclusivamente dal 1 Dicembre al 15 Marzo. Una specie di trucco per non metterli sullo stesso piano delle famiglie allacciate a riscaldamenti condominiali centralizzati che vivono a Cuneo e Bolzano che, per ovvie ragioni climatiche, erano gli unici in Italia a non aver alcun tipo di limitazione sulla gestione del benessere termico.

Contabilizzazione del calore obbligatoria e sanzioni

Il piano di efficienza energetica programmato dall'Unione Europea, tende ad uniformare la termoregolazione all'interno di quelli stati come l'Italia che sono ancora molto indietro rispetto a Paesi come Germania e Norvegia in cui gli appartamenti con regime energetico centralizzato risultano già muniti di valvole termostatiche e contabilizzatori di calore. Ci si aspetta un vero boom di sanzioni per le regioni che non seguiranno la legge, anche per quei comuni che, almeno in teoria, dovrebbero già aver iniziato questo piano di adeguamento termico, come nel caso delle realtà presenti in Piemonte e in Lombardia. Infatti, le multe per tutti coloro i quali non rispetteranno gli obblighi indicati all'interno delle normative relative alla termoregolazione e contabilizzazione del calore, scatteranno improrogabilmente e per tutti alla fine di quest'anno.

La chimera della proroga

Anche se in Italia siamo molto scaramantici e avvezzi a strofinare amuleti e corni porta fortuna, tranquillizziamo gli amministratori più pigri o i condomini più parsimoniosi che queste spese per implementare un sistema di ripartizione del calore più moderno andranno comunque sostenute. C'è da mettersi l'anima in pace e smettere di invocare frasi come “è necessaria la maggioranza dei condomini”, durante l'assemblea, perchè tutti dovranno rispettare tale legislazione.
Si tratta di una decreto attuativo che entrerà in vigore a decorrere dall'ultimo giorno del 2016, anche perchè rappresenta per la macchina economica Statale una vera manna dal cielo, considerato il prezzo che comporterà per ogni singolo nucleo italiano non provvisto di riscaldamento autonomo.
Le famiglie che decideranno autonomamente di infrangere la legge e di rischiare la multa, andranno incontro a provvedimenti esemplari e costose sanzioni sino a 3000 euro, in relazione a quanto stabilito dal consiglio regionale del luogo di appartenenza.

Chi non ha questo obbligo

L'esenzione all'adeguamento energetico scatta, come si è già accennato, per tutti i nuclei abitativi slegati dal riscaldamento centralizzato, ovvero chi ha già pensato ad una gestione autonoma del riscaldamento domestico. Altro caso particolare, molto delicato dal punto di vista legislativo, riguarda le case che presentano “impedimenti di natura tecnica”. Anche in questo caso avverrà un'esenzione sull'acquisto di contabilizzatori di calore e valvole Caleffi di ultima generazione qualora si disponesse di termosifoni e sistemi radianti così vecchi da necessitare di una spesa ancora più importante per la messa a norma. I soggetti che vivono in appartamenti così “datati” e con dispositivi retrò come termoconvettori primordiali non saranno tenuti a spendere cifre esorbitanti per l'adeguamento. Data la complessità e la poca economicità delle opere murarie previste in questi casi, è stessa Comunità Europea, per così dire, a mostrarsi disposta a chiudere un occhio.


Sarà necessaria la conferma ufficiale di un tecnico predisposto per questo tipo di controlli a stabilire se si ha diritto alla deroga o meno.
Si tratta della stessa figura chiamata per montare valvole e contabilizzatori, ovvero di un operaio specializzato nella manutenzione delle caldaie e in impianti riscaldanti. Sarà lui a effettuare i controlli dovuti, nei mesi che vanno da Settembre a Novembre (qualora non abbia già fatto queste verifiche durante l'estate). Eseguire questi accertamenti in questo arco di tempo è necessario perchè si tratta di controlli che vanno realizzati smontando la caldaia dalla parete e quindi quando non è in funzione. Per una valutazione precisa è opportuno anche “staccare” i termosifoni. Sarà lo stesso tecnico a valutare parametri come dimensioni, tipo di dispositivo radiante, materiale di costruzione, potenza effettiva, onde valutare quali tipi di lavori saranno necessari per realizzare una efficacie contabilizzazione di calore o, eventualmente, ma parliamo di casi davvero rari, concedere una proroga.

Come funzionano le valvole che installeremo?

Per rispettare gli obblighi sulla contabilizzazione di calore sarà necessario installare sui termosifoni di casa delle valvole termostatiche predisposte ad un controllo più intelligente delle temperature di casa e quindi a sprecare meno energia possibile. Hanno caratteristiche eccezionali che possono mutare radicalmente il volto di un radiatore domestico. Grazie a questi innovativi dispositivi termici potrà avvenire una divisione del calore più consona agli standard europei, perchè riusciremo ad ottenere una temperatura differente per ciascuna stanza. Quando monteremo le valvole e le testine termostatiche sui termosifoni dell'abitazione potremo ad esempio gestire e impostare una potenza energetica differente, a seconda che il radiatore si trovi in una stanza più o meno frequentata. In questo modo, non ci troveremo più nella spiacevole situazione di disperdere energia, a causa di radiatori accesi inutilmente in alcune camere “meno vissute”.

L'impiego di valvole di contabilizzazione garantirà un risparmio sulle bollette, stimato tra il 15 e il 40% a seconda delle proprie abitudini domestiche e la capacità di settare al meglio questi prodotti per la termoregolazione che ammoderneranno le case di noi italiani. La superficie di ogni testa di calore è infatti caratterizzata dalla presenza di numeri che vanno da 0 a 5. Il valore più basso corrisponderà al blocco del erogazione del calore, quello più alto invece alla massima potenza raggiungibile. A seconda del fatto che preferiremo mantenere una stanza di casa più calda di un altra o un'altra fredda, perchè inutilizzata (come nel caso di uno scantinato o di una camera da letto, nell'arco temporale compreso tra le 10.00 e le 15.00), avremo la possibilità, grazie a valvole termostatiche Caleffi come queste, di gestire al meglio le risorse termiche. Tutto a vantaggio delle bollette a fine mese, che risulteranno decisamente meno care.

Ogni valvola termostatica, anche in funzione della testina di cui è dotata, opererà per ottimizzare i consumi energetici. In questo senso si riveleranno dei custodi del calore di casa visto che raffredderanno i termosifoni se l'ambiente ha una temperatura superiore a quella programmata o, viceversa, lo scalderanno nuovamente, quando degli spifferi o una finestra tenuta troppo aperta, lo hanno reso troppo freddo.  Ne esistono di tanti tipi e marche, ma quando si parla di valvole termostatiche intelligenti non si può non alludere a quelle progettate da Siemens o Caleffi. Queste valvole consentono la gestione automatica dell'accensione come pure quella dello spegnimento, attraverso dei sensori in grado di stimare quando è “utile” mantenere acceso un termosifone e quando è più “virtuoso” spegnerlo. Tutto automaticamente. Sono modelli iper teconologici che sfruttando i principi della domotica riescono a garantire un comfort ancora maggiore, considerato che ci permetteranno di comandare la temperatura interna di una casa anche quando siamo lontani migliaia di chilometri.

Mai più tecnici dentro casa


Dimenticatevi di correre in bagno a togliervi i bigodini o far attendere il tecnico della lettura del gas 5 interminabili minuti, prima di indossare una gonna “presentabile” e accoglierlo in casa senza imbarazzo. Grazie alla tecnologia wireless, un'antenna potrà ricevere i dati riportati sui contabilizzatori, senza il bisogno di vedere personalmente il display e quindi essere costretti ad aprire la porta ad un estraneo.

Condomini efficienti 20-20-20

Del progetto virtuoso di limitazione dei consumi energetici e delle detrazioni fiscali previste per la sostituzione di caldaie a camera stagna e incentivare sistemi di riscaldamento più sostenibili ne avevamo già parlato un po' di tempo fa. La speranza di ridurre le emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera del 20% entro il 2020 e di aumentare del 20% l'utilizzo di energie rinnovabili, spiega il significato del nome di questa iniziativa, promossa anche in Italia. A differenza però di questa precedente iniziativa e la conseguente introduzione di un Ecobonus, che permetteva un ingente sconto del 65% sull'acquisto di una caldaia ErP, a patto di rispettare determinate condizioni, la riqualificazione energetica promossa attraverso il sistema di ripartizione condominiale dei consumi, legato all'obbligo alla contabilizzazione del calore sarà un'operazione piuttosto costosa per gli italiani. Occorrerà quindi cercare i giusti canali online e negozi di termoidraulica economici che consentano di risparmiare qualche euro su di una spesa alquanto ingente.

Contabilizzare la contabilizzazione

Volendo mettere i puntini sulle “i”, o per meglio dire, i puntini “ogni tre zero”, per offrire un quadro complessivo più completo ai lettori di DemShop è giusto parlare di prezzi, facendo una distinzione tra quelli che sono i costi a quota fissa per i condomini che utilizzeranno il nuovo piano di riscaldamento centralizzato e le spese previste per l'adeguamento dell'impianto termico. Ad ogni modo, anticipiamo che non si tratterà di un piccolo esborso e ben più di un grattacapo ha creato e continuerà a creare in questi mesi durante le famigerate assemblee di condominio.
Ipotizzando che si debba “mettere a norma” una casa di 100 metri quadrati e si debbano “ammodernare” 7 termosifoni, si potrebbe spendere una cifra pari a 1250 euro circa, comprendendo sia il prezzo di adeguare le pompe di circolazione dell'impianto dello stabile trasformandole da portata fissa a variabile, che i soldi necessari per comprare le valvole termostatiche. Se vi state chiedendo quale sia il costo di ciascuna valvola termoregolatrice, precisiamo che il prezzo può variare molto, a seconda delle marche e delle caratteristiche tecniche.

Come consumare meno energia (indipendentemente dalla legge)

Al di là di quelle che sono le delibere europee in materia di riqualificazione termica di un'abitazione, ci permettiamo di suggerire alcune soluzioni semplici per poter ridurre il consumo elettrico in casa, durante l'inverno. L'accensione dei dispositivi radianti non rappresenta sempre l'unica causa di bollette assai esose. Alcune volte componenti che classifichiamo con il termine di “pigrizia termica” sono i fattori più influenti per giustificare il perchè riceviamo bollette dell'enel o enea così care, nonostante abbiamo comprato nuove caldaie ErP o elettrodomestici a 5 stelle.
Suggerimenti per una casa energeticamente più sostenibile:

1) Impostare come temperatura massima dei cronotermostati massimo 20 gradi Celsius. Anche se dovremmo aver imparato a memoria che abbassando da 21 a 20°C, si riuscirebbe ad abbattere i costi del 7% e quindi risparmiare circa 90 euro sulle bollette durante l'anno.

2) Aggiustare gli infissi delle stanze, cominciando da quelle camere in cui i termosifoni restano accesi per un tempo maggiore. Si sottovaluta troppo spesso come queste “leggerezze” possano costare molto caro e incidere notevolmente sul potere d'acquisto mensile delle famiglie.

Non è giusto lamentarsi contro le tasse e i rincari delle bollette energetiche se nella nostra famiglia non educhiamo i figli ad evitare di aprire le finestre quando sono in funzione i radiatori o i condizionatori.

Risolvere problemi condominiali

Quello molte amministrazioni di condominio sottovalutano, è che l'acquisto di queste valvole innovative potrebbe finalmente mettere serenità tra gli abitanti del palazzo. Quelli che sono i soliti problemi condominiali, fatti di incomprensioni e ingiustizie irrisorie, tradizionalmente legati a quanto sarebbe, ad esempio, il consumo corretto di energia di una caldaia comune e le relative accuse rivolte alla famiglia che la usa di più e a cui spetterebbe una maggiore quota tra le spese di manutenzione, scomparirebbero d'incanto. La mitica scenetta comica di Fantozzi che partecipa alla riunione di condominio, diventa soltanto un allegro ricordo di come si svolgevano queste assemblee nel passato.

 

Ora, con il nuovo regolamento condominiale e la sostanziale riforma di questo sistema, oltre ad aumentare il compenso medio di un amministratore di condominio (che si attesta a circa 60 euro + iva per famiglia), si sono riscontrate meno cause condominiali e di conseguenza un numero più ridotto di "liti termiche". L'introduzione e l'obbligo della contabilizzazione del calore, mediante l'installazione di valvole termostatizzabili di qualità, ha finalmente sanato le questioni..più scottanti, riducendo il consumo procapite dell'elettricità e migliorando la diffusione di temperature adeguate, in tutto il nucleo abitativo. Il problema è passato dal sapere a chi rivolgersi per problemi di condominio, a sapere dove si acquistano questi prodotti online, in modo da mettersi quanto prima a norma.
Viva le assemblee tra persone mature e civili e lasciamo le liti per un cane o per le briciole del pane, sfociate in colpi di arma da fuoco o di martello, alle pagine di cronaca locale di qualche decina di anni fa.

La ripartizione delle spese

Quando si parla di divisione del calore tra gli appartamenti di un condominio con un unico riscaldamento centrale sarà necessario considerare anche la suddivisione dei costi tra le famiglie. Molti lettori ci chiedono delucidazioni sulla norma che ha reso un obbligo la dotazione di piani di contabilizzazione elettrica, chiedendoci, il più delle volte, notizie su come avverrebbe la suddivisione delle spese. La quota economica da versare, a livello famigliare, va valutata partendo da un concetto molto semplice. A seconda di quelli che sono i dati registrati dai contatori di calore, andranno frazionate le quote di ciascuna famiglia. A rendere più complicato il meccanismo vi è la ripartizione dei millesimi che avverrà seguendo una compensazione dei costi comuni, considerando però anche le dispersioni di calore “naturali” di ogni impianto finalizzato alla produzione di calore. Quando si parla di risparmio quindi non avverrà mai in maniera uniforme per l'intero condominio.

Come sottolineano diversi amministratori di condominio, innescando polemiche su forum di energia e a tema casa, sarannno le famiglie che vivono nelle abitazioni situate tra il primo e l'ultimo piano dello stabile, quelle che osserveranno i risparmi più elevati. I residenti che vivono appena sopra al piano terra infatti, avendo un pavimento per un lato rivolto all'esterno (non essendoci appartamenti sotto di loro), come pure quelli che vivono su di un attico, avranno bisogno di maggiori quantità di energia per raggiungere un livello termico di temperatura equiparabile a quello del resto dei condomini. La stessa e identica “ingiustizia condominiale” potrà essere lamentata anche da chi vive in abitazioni vicine ad appartamenti “sfitti” e quindi necessariamente più freddi, rispetto agli altri. Chiedetelo a coloro i quali vivono il difficile benessere termico di un inverno trascorso affianco a ad un vicino che, per ragioni lavorative o svago, durane i mesi invernali trascorre a casa dei periodi estremamente ridotti o pressocchè nulli. La contabilizzazione del calore agli ultimi piani rappresenta evidentemente uno dei problemi di questa nuova legge, indipendentemente da tutti i vantaggi che essa può comportare nei confronti della difesa dell'ambiente.

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