Le parti più delicate di un condizionatore
Un condizionatore inverter ha una potenza di erogazione variabile e costante a seconda della temperatura interna dell'ambiente che deve riscaldare o raffreddare, raggiunge in breve la temperatura desiderata con un consumo ottimizzato dell'energia elettrica.
Come funziona un condizionatore inverter?
Il funzionamento di un condizionatore si basa su un semplice principio fisico e si realizza secondo un ciclo termodinamico, in maniera semplice ma allo stesso tempo geniale.
Gli elementi essenziali che lo compongono sono:
- il compressore,
- il condensatore,
- l'evaporante,
- l'organo di laminazione.
Nonostante tutti questi componenti un condizionatore, così come lo conosciamo noi, non avrebbe mai ragione di esistere se non vi fosse il fluido termo-vettore. Non si tratta altro che del cosiddetto gas refrigerante, che trasporta il calore dall'unità esterna a quella interna e che in base alla sua composizione viene definito monovalente o trivalente.
Quello presente nei moderni condizionatori solitamente è l'R410 A, ovvero un gas tutto ecologico che ha preso il posto dell'R22 e dell'R407C, che venivano impiegati in precedenza nelle vecchie generazioni di climatizzatori.
Il compressore posto sull'unità esterna ha il compito di comprimere il gas che, in seguito all' alta temperatura ed alla pressione esercitata, tramite dei tubi di rame di diverse dimensioni, viene portato al condensatore, dove di fatto viene raffreddato. In questa fase avviene il passaggio del gas dallo stato gassoso a quello liquido, venendo successivamente spinto all'interno dell'evaporante, che abbiamo posizionato in casa.
Tramite un tubo che collega il compressore con lo scambiatore, il gas ancora allo stato liquido cede parte del calore. Così facendo la pressione del gas si riduce, passando nell'evaporante situato all'interno dell'abitazione e assorbendo il calore interno tramite la ventola, rendendo l'ambiente più fresco.
Ecco come funziona nel dettaglio:
la ventola prende l'aria calda dall'ambiente e la spinge all'interno del climatizzatore con le sue micro alette. E' in questo momento che avviene la permuta dell'aria calda con quella raffreddata dal gas in uscita che, ovviamente, ha sempre meno gradi centigradi rispetto quelli d'entrata.
Elementi più o meno delicati
Quando si decide di acquistare un condizionatore è bene tener presente dei parametri fondamentali, oltre del rapporto qualità-prezzo conveniente.
Primo fra tutti la classe di efficienza energetica a freddo, ovvero il consumo elettrico dell'apparecchio riportato nell'etichetta energetica, secondo la capacità di raffreddamento espressa in Btu/h o in kW, maggiore è questo valore tanto più potente sarà l'impianto.
Segue il livello di rumorosità, occhio al tipo di gas. Potrebbe accadere che alcuni di quelli che ne permettono il funzionamento, di lì a pochi anni potrebbero essere messi fuori legge.
Il consiglio è di scegliete sempre un condizionatore con tecnologia inverter e di assicurarvi che la macchina abbia in dotazione un timer con relativo termostato digitale, essenziale per programmare l'accensione o lo spegnimento nelle diverse fasce orarie anche quando sarete fuori casa. Questo particolare consentirà di risparmiare molta energia e ridurre l'impatto delle bollette elettriche nel bimestre.
Il ciclo di vita di un condizionatore è davvero molto lungo, anche se molto dipenderà dalla buona fattura del prodotto, dalla manutenzione che vi si presta e dalla frequenza d'uso che se ne fa. Allo stesso tempo, ci sembra doveroso ricordarlo, anche tenerlo inattivo per un periodo prolungato potrebbe incidere negativamente sull'usura.
Quando un climatizzatore viene installato da un professionista e si ha l'accortezza di prendersene cura ogni 6 mesi, in maniera appropriata, non dovrebbe creare nessun tipo di fastidio. Gli elementi che lo compongono sono realizzati con criteri tecnologici e sempre collaudati, prima di essere immessi sul mercato. In questo modo si evitano svariati problemi che, il più delle volte, sono legati soprattutto ad una disattenzione da parte degli utenti, piuttosto che a un reale malfunzionamento.
I problemi più significativi che riguardano un condizionatore sono quelli relativi all'apparato elettronico. Non si tratta di niente che non possa essere riparato in tempi piuttosto rapidi, ma comunque bisognerà avere un po' di dimestichezza con la tecnologia e pazienza di spulciare qualche blog e forum di condizionamento on line.
Anche il compressore di un condizionatore potrebbe creare dei problemi e in questo caso si tratterebbe di qualcosa di più serio, che necessità l'intervento di un tecnico, che dovrà provvedere alla sostituzione.
Non bisognerebbe invece mai sottovalutare le perdite di gas refrigerante dovute a volte all'usura di alcuni componenti, perchè si tratta di danni più seri, circoscrivibili ad una cattiva o tardiva manutenzione.
Onde evitare problemi di questo tipo, nel caso di rumore forte o di ridotta funzione di riscaldamento o raffreddamento è sempre meglio sentire il parere di un esperto, che a seconda del problema si rivolgerà al più vicino centro di assistenza. Non si tratta però di situazioni così frequente, ma di vere eccezioni, visto che la vita media di un buon condizionatore è di circa 10 anni e di 15 se consideriamo quella del compressore.
Difetti dell'azienda costruttrice
La garanzia convenzionale della casa produttrice, che solitamente parte da 2 anni ma può essere estesa, copre tutti i difetti ed i guasti di fabbricazione relativi al prodotto venduto. E' sempre il centro di assistenza per condizionatori che dovrà provvedere all'eventuale riparazione, fornendo pezzi di ricambio originali o sostituendo l'apparecchio senza ulteriori spese a carico del cliente.
Tuttavia vi sono delle voci che sono a pagamento, come ad esempio:
- errori nel cablaggio elettrico,
- climatizzatore sporco,
- scarico ostruito,
- gas refrigerante ultimato.
Ricordiamo come la prima verifica verrà eseguita da un nstallatore certificato che dovrà necessariamente essere munito di patentino e interfacciarsi con il centro assistenza.
Si sconsiglia sempre l'acquisto di marche poco note, perchè altre, seppur in grado di proporre prezzi competitivi potrebbero riservare spiacevoli sorprese, nascondere difetti e risultare peggiori, perchè commercializzano un prodotto poco efficiente e presentando problemi nell'assistenza o con questa addirittura delegata a terzi.
Consigli utili
Assicurarsi delle estati fresche vuol dire non solo scegliere un buon climatizzatore, ma soprattutto provvedere una corretta e scrupolosa manutenzione annuale, per il benessere di tutta la famiglia che può vivere in un ambiente con aria salubre. Per questa ragione è importante garantire una lunga vita all'apparecchio, anche perchè ad una cura adeguata corrisponde quasi sempre una migliore efficienza energetica.
Una buona manutenzione garantisce un miglior funzionamento dell'elettrodomestico, generando un notevole risparmio, sia dal punto di vista sia economico che da quello energetico, riducendo sia i costi per gli interventi di riparazione che assicurando un'aria da respirare più sana e pulita libera da batteri di vario tipo.
Una pulizia andrebbe fatta a fine stagione, nel periodo di settembre-ottobre, allo scopo di evitare un dannosa accumulo di polvere e sporco che si potrebbe depositare maggiormente in inverno a causa degli agenti atmosferici (in caso di motore esterno) e di mancato utilizzo del prodotto. Prima di mettere in funzione l'apparecchio in previsione della bella stagione è necessario seguire qualche piccolo accorgimento, da mettere in pratica sempre quando l'unità è spenta e l'interruttore elettrico disattivato, onde garantire una maggior sicurezza.
I primi elementi da visionare sono le griglie di aerazione ed i relativi filtri, spesso ricettacoli di germi e batteri. La nostra abilità consisterà nell'assicurarci che siano perfettamente puliti, perchè il loro ottimo stato condizionerà la bontà dell'aria respirata nel locale in cui è installato il condizionatore. Nl caso di un uso continuo ed intenso della macchina, si consiglia di pulire i filtri almeno una volta ogni mese.
Per realizzare questa operazione sarà sufficiente una profonda lavata con acqua e detergente ed un risciacquo accurato. Onde garantire una migliore qualità dell'operazione, sarà meglio eseguire questa azione in un ambiente chiuso, evitando in questo modo si sporchino di nuovo, visto che trattandosi di componenti in plastica lo sporco va velocemente via e bastarà poco tempo per farli asciugare.
Nel caso si riscontrano delle lesioni o qualora lo sporco fosse più ostinato del previsto, sarà meglio non correre rischi e sostituirli con altri nuovi. In commercio esistono diversi tipi, come quelli elettrostatici, fotocatalitici o ai carboni attivi, tutti ugualmente validi e creati con il medesimo scopo.
I lettori più attenti e scrupolosi potrebbero usare degli igienizzanti specifici, ideati per pulire i climatizzatori, contenenti una base di alcol o altri solventi.
Il motore di un condizionatore, specie se posizionato all'esterno dell'immobile, risulterà spesso pieno di polvere o di residui trasportati dal vento o dalla pioggia. Sono agenti esterni che possono attentare al funzionamento del nostro split e solo una buona pulizia permetterà di mantenere la loro efficienza nel tempo.
Dopo una prima spazzolata più generale, sarà meglio effettuare un lavoro più certosino, magari impiegando un aspirapolvere per passare anche sulle grate e quindi rimuovere polvere o foglie che si depositano. Sarà bene mettere in conto anche un lavaggio con acqua e detergente, in modo tale da sgrassare a fondo le superfici esterne, evitando di far entrare in contatto questi liquidi con le zone interne dell'inverter.
Ricordiamo come sia importantissimo il controllo del livello del gas refrigerante, in quanto una sua carenza potrebbe creare fonti di pericolo, oltre a determinare un calo netto calo nel rendimento a cui potrebbe seguire un aumento dei consumi energetici e quindi delle bollette.
Un controllo più completo prevede accertarsi delle buone condizioni del condensatore, in modo tale che gli scambi termici possano avvenire in modo corretto e scongiurando qualunque ostruzione del tubo di scarico. Si tratta di verifiche piuttosto complesse, al punto che consigliamo che queste vengano fatte sempre da personale esperto, in grado di riconoscere anche eventuali perdite.
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