Svuotare un pozzetto: come fare
Una volta realizzato il vostro pozzetto, per rendere più funzionale tutto l'impianto idraulico, bisognerà imparare necessariamente come fare a svuotarlo e quindi cosa fare per tirare l'acqua al suo interno.
Niente paura, quella che sembra un’impresa impossibile, cercheremo in questo articolo di semplificarla in pochi passaggi.
Per prima cosa dobbiamo distinguere due situazioni tipo che differiranno a seconda del tipo di pompa che avrete a disposizione e di qual tipologie di acque stiamo parlando. Si tratta di acque luride o di acque potabili? Inoltre, un'altra domanda da porsi è: la vostra pompa idraulica è sommersa/ immersione o di tipo sommergibile?
Andiamo quindi ad analizzare le diverse situazioni e a svelare la modalità giusta per svuotare con facilità il vostro pozzetto, senza rischiare di romperlo.
Svuotare un pozzo con pompa sommersa tira acque
Ipotizziamo che il vostro pozzo emani cattivi odori e che avete necessita di svuotarlo e pulirlo per ripristinarne un funzionamento ottimale. Immaginiamo inoltre che per far risalire le acque, voi usiate una pompa sommersa o ad immersione, meglio conosciuta con il termine di elettropompa.
Come si fa a svuotarlo?
La pompa sommersa/immersione è un apparecchio fondamentale per svuotare un pozzo, il cui compito è quello di prelevare l’acqua e aspirarla. Ovviamente la pompa in questione dovrà essere di dimensioni adeguate alla profondità del pozzo e dovrà essere dotata di una prolunga di almeno 10 metri che verrà attaccata al cavo di alimentazione della corrente elettrica e servirà per pescare più a fondo all'interno del pozzetto.
Abbiamo già parlato di alcuni modelli di elettropompe adatte a questo scopo, come nel caso delle pompe Scuba Lowara.
Esistono diverse tipologie di pompe sommerse o a immersione, che possono variare a seconda dell’utilizzo da farne. Potete scegliere una pompa molto semplice se le vostre acque sono chiarissime e acquistarle ad un prezzo anche relativamente basso. Oppure potrete scegliere una pompa più complessa, come in quelle circostanze in cui le acque da svuotare sono sporche e piene di detriti.
Una volta che l’elettropompa sommersa sarà attiva, vedrete uscire le acque luride, e solo quando la pompa avrà smesso di funzionare del tutto, significherà che ha aspirato tutto. Se continua a lavorare (ve ne accorgete dal tipico rumore quando è attiva), non fermatela per nessuna ragione, visto che deve ancora finire di spurgare la sporcizia.
Per essere sicuri di aver svuotato e pulito efficacemente il vostro pozzo, rimettete ancora dentro un poco d’acqua e continuare a far funzionare la pompa. Solo quando l’acqua aspirata sarà limpida allora potremo essere sicuri che il vostro pozzetto è davvero pulito.
Ormai è abbastanza chiaro che se avete un pozzo e volete svuotarlo vi sarà necessario acquistare una pompa; ma come fare a scegliere quella giusta?
Le caratteristiche di una pompa, ecco cosa valutare
Quando si sceglie una pompa bisogna far riferimento a 3 parametri, analizzabili dalla relativa scheda tecnica:
portata, prevalenza e potenza.
Di che cosa si tratta?
La portata è la quantità di acqua che può transitare attraverso una pompa, mentre la prevalenza è la capacità di una pompa di elevare l’acqua fino ad un certo livello. Quindi se intendiamo togliere l'acqua un pozzo e per farlo usiamo una pompa sommersa, dobbiamo calcolare bene questo rapporto. Si tratta di 2 parametri estremamente importanti a livello di termoidraulica.
Per calcolare la portata precisa si utilizza il rapporto tra due unità di misura: litri / minuti. Maggiore è il risultato di questo rapporto, più elevate saranno le prestazioni di questa pompa. Più alto è il numero di litri che è in grado di pompare il mezzo, meno tempo occorrerà per svuotare un pozzetto.
Se ad esempio il pozzo ha una capienza di 5000 litri, per svuotarlo del tutto, con una pompa con portata di 200 l/min si impiegherà circa 25 minuti di tempo.
Si precisa come nella maggior parte dei diagrammi delle pompe idrauliche, utili illustrazioni per capire se lo strumento è valido o meno alle proprie necessità, la portata viene espressa in metri cubi ad ora (m3/h).
In alcuni casi si parla anche di velocità di pompaggio. Va da sé che pompe a velocità maggiori consentiranno un prelievo più rapido dell'acqua da spostare.
Il rapporto fra portata e prevalenza è inversamente proporzionale, ovvero all’aumentare della portata diminuisce sempre la prevalenza.
Per quanto riguarda invece la potenza, si tratta dell’energia fornita al motore per sollevare le acque. Questo valore viene espresso in watt, attraverso il simbolo “w”. Maggiore è il wattaggio di una pompa per usi idraulici, più grande sarà la sua forza di movimentare acque.
Facciamo un esempio: se avete un pozzo con una prevalenza di 6 metri, la pompa riuscirà ad avere una portata 12 metri cubi all’ora. Normalmente non servirà fare difficili calcoli di matematica, perchè questo rapporto viene indicato sulla stessa etichetta dell'elettropompa.
Svuotare un pozzo con altre tipologie di pompe
Ma se invece di una pompa sommersa avete a che fare con una pompa sommergibile?
Di solito le pompe sommergibili vengono usate acque poco profonde come per pozzi, fontane, laghetti artificiali. Sono costruite in tenuta stagna proprio perché vengono inserite sott’acqua e sono dotate di un galleggiante, che dovrà essere messo in posizione tale da potersi muovere liberamente. Anche in questo caso bisogna tener conto dei valori di portata e di prevalenza.
Ecco come fare i calcoli per non sbagliare acquisto idraulico:
per la portata bisogna calcolare l’area scoperta e moltiplicarla per 2;
per la prevalenza si consiglia di calcolare la distanza in metri dalla pompa al punto più alto in cui l’acqua deve essere espulsa e aggiungere un + 20%, per includere anche il fattore della resistenza dei tubi).
Differenze tra le pompe, considerazioni finali
È ormai chiaro che la prima differenza tra le pompe da scegliere riguardano la tipologia delle acque da movimentare e sollevare:
- chiare/chiarissime, ovvero le acque potabili del rubinetto oppure le acque del mare ripulite o comunque acque usate per irrigare;
- scure/luride, si tratta di acque fangose, sporche con detriti, per cui nella pulizia bisogna anche triturare i residui (per esempio acque provenienti da fosse biologiche…). Queste, in virtù della natura dei liquidi che possono sollevare, vengono spesso chiamate pompa per fogna.
La scelta di una pompa sommersa/immersione o sommergibile dipenderà dal suo utilizzo.
Altro aspetto da valutare è la distanza dal luogo dove si trova il liquido da estrarre. È ovvio che per sollevare acqua da un pozzo di 20 metri non si potrà usare la stessa pompa che ha la potenza in watt inadeguata o la prevalenza di un pozzo di 2 metri.
Inoltre se il pozzo ha una profondità maggiore di 8 metri allora avremo bisogno di una pompa sommergibile (quindi non in superficie) in acciaio, in quanto una pompa superficiale avrebbe un pompaggio inadeguato proprio a causa del dislivello.
Analizzare tutti questi aspetti quando si desidera comprare una pompa per svuotare un pozzetto risulta essenziale per non commettere errori di valutazione.
Esprimere un'opinione negativa su di un'elettropompa che serve per svuotare un pozzo non è serio, quando non si ha avuto la pazienza di leggere come funzionava e la capacità di intenderne la potenza.
In linea puramente indicativa, onde comprendere la reale differenza tra una pompa per irrigare, una pompa per rimuovere le acque luride dalla rete fognaria e uno strumento che permetta di prelevare l'acqua potabile e usarla per finalità domestiche.
Pompe per uso domestico. Dovranno essere idonee per muovere acqua potabile. Il materiale di costruzione di queste elettropompe per acqua potabile dovrà essere l'acciaio, ma anche i modelli in ghisa possono risultare validi a questo scopo.
Generalmente, quando si dispone di un serbatoio in acciaio inossidabile la pompa da abbinare dovrebbe esser in inox, se invece ci troviamo di fronte ad un serbatoio in polietilene, potrebbe andar bene anche una pompa in ghisa, a patto che sia idonea per acqua ad uso potabile.
(sigla che contraddistingue una costruzione in acciaio inox 304)
grandezze da 100 in poi. La sigla CP indica la costruzione in ghisa.
Pompe da collegare alla rete fognaria. Si tratta delle cosiddette pompe per acque sporche e sono sempre sommergibili. Per essere impiegate nel movimentare acque luride, devono possedere la girante idonea al pompaggio degli scarichi fognari che hanno presenza di corpi solidi.
Pompe per irrigare. Indicate anche nel caso di raccolta di acqua piovana. Sono strumenti ideali per prelevare l'acqua piovana dalle cisterne, da serbatoi o da pozzi.
A differenza dei 2 modelli di sopra, si tratta di una pompa multigirante.
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