Fumi di combustione caldaie e leggi fumose

 

Quando si parla di caldaie a gas noto con perplessità come si usi in maniera molto approssimativa l'attributo “esterno”. La confusione è dietro l'angolo e parte dalla confusione creata attraverso particolari leggi sulla messa a norma degli impianti di riscaldamento e la facilità con cui alcune aziende, specializzate nella vendita di caldaie, spacciano caldaie da esterno, degli elettrodomestici che in realtà non lo sono, o meglio non lo potrebbero essere.

 

Le questioni più scottanti

La discussione quale sia l'installazione migliore per una calderina e l'opportunità di scegliere tra una soluzione interna o esterna è una questione che appassiona molti padri di famiglia e lacia ampi strascichi sui forum online, specializzati su argomenti termici o affini.
Alcuni aspetti si dimostrano ancora più importanti e sono fonte inesauribile di dubbi che si ripercuotono nella scelta di acquisto di una caldaia a gas.

Paura di installarla in casa. Anche se generalmente una caldaia per interno si dimostra più sostenibile sotto il profilo energetico, è diffusa la paura che una caldaia montata in casa sia estremamente pericolosa per la vita degli abitanti che popolano quello spazio abitativo. Nonostante degli episodi drammatici possano farci sembrare l'installazione di una caldaia esterna più sicura, in realtà se la legge lo rende possibile, vuol dire che sono stati fatti gli opportuni studi.

La caldaia interna è più brutta. Chi l'ho ha detto che un impianto di calore messo sul balcone preservi l'estetica complessiva dell'arredamento meglio rispetto ad un posizionamento murale all'interno del plesso abitativo? Esistono tantissimi prodotti per caldaie, in grado di nascondere allo sguardo dei “criticoni” la struttura delle caldaie e assicurare un risultato migliore in termini di design. La copertura per caldaia, detta spesso cappottina, è l'articolo che meglio può proteggere la bellezza delle pareti di casa e al tempo stesso assicurare una protezione termica supplementare.


Questo rivestimento infatti può fungere da copri scaldino se si è deciso di installare la caldaia fuori al balcone e permettere un minore sforzo da parte del dispositivo per raggiungere alte temperature dell'acqua. Questo examotage, in sostanza, aiuta a risparmiare energia e aiuta a diminuire i consumi in fase di accensione di una caldaia. Senza contare che, difendendola dall'azione usurante delle gelate invernali, può scongiurare blocchi di caldaia e danni di varia entità. Una ragione in più per acquistare questi gusti di design.
Utilizzo di vernici speciali. Il tentativo di “trasformare” una caldaia nata per l'interno in una adatta per essere messa sul balcone di casa e sopportare intemperie viene fatto attraverso l'utilizzo di polveri o spry resistenti alla temperatura e con spiccate qualità antiruggine. Questa soluzione però resta pur sempre un adattamento e non potrà mai soddisfare chiunque cerchi una caldaia da esterno, nata per essere installata sul balcone o in terrazza e perdurare nel tempo di fronte a condizioni climatiche caratterizzate da estremo freddo o caldo. Le vernici per alte temperature, applicate sul guscio delle caldaie, riducono sì gli sprechi energetici di una famiglia media, ma poco possono fare contro l'usura e i danni da esposizione continua a raggi ultravioletti e ghiacciate invernali.

Con la legge numero 90 dell'Agosto 2013, qualunque tipo di installazione di caldaia ha obbligo di portare sino al tetto i fumi della combustione. Questo collegamento può avvenire secondo differenti modalità, come ad esempio tubi di scarico, canne fumarie o caminetti. Questa norma però è soggetta ad alcune eccezioni, che permettono ad un utente, in possesso di una caldaia a gas, di continuare a espellere i fumi di scarico all'esterno di una parete.
Esistono infatti delle situazioni particolari che possono creare le classiche “eccezioni alla legge”. Cerchiamo quindi di dare un quadro generale di quelle soluzioni che possono consentire ad un utente anche di non condurre necessariamente i fumi scaricati dalla caldaia verso il tetto.


Questo può avvenire quando:


Avviene il cambio di una caldaia, di qualunque tipo, a patto che quella che si aveva in precedenza, già scaricava verso la parete.
Si provvede alla sostituzione di una caldaia con camera aperta, che espelleva i gas in una canna fumaria collettiva ramificata, utilizzata a livello di condominio.
Possibilità di posizionare la caldaia a gas in palazzi di importanza storica, soggetti a particolari tutele atte a preservarne l'estetica.
Mancata possibilità di raggiungere il tetto per far transitare i fumi di caldaia all'esterno, certificata da un installatore.

Quando è possibile installare una caldaia in un ambiente esterno?

Bisognerà ascoltare il parere di un monta caldaia specializzato il quale, dopo le opportune modifiche, dovrà accertare se esistono le condizioni espresse dalla legge UNI 7129 del 2008. A seguito di questa modifica, l'addetto potrà rilasciare un apposito documento perchè l'utente possa tutelarsi dal punto di vista normativo, prima di effettuare una installazione inopportuna.
In ogni caso, installare una caldaia sul balcone è possibile, ma solo se questa è stata dichiarata conforme a questo tipo di posizionamento. Occhio quindi che il dispositivo di calore per la produzione di acqua calda sanitaria sia dotato di apposito certificato. L'azienda produttrice, solitamente segnala questa caratteristica, dando al modello un nome particolare, con un qualche riferimento a questa caratteristica. Pensiamo alla bellissima caldaia a condensazione da esterno Hermann Spazio 4,

straordinariamente resistente al freddo. Il consiglio però è sempre quello di controllare anche la conduttura dello scarico condensa, perchè in caso di gelate estreme, potrebbe ghiacciarsi e provocare il bloccaggio della caldaia. Questo elemento va quindi protetto e mantenuto ad una temperatura termica adeguata. Si precisa come i prezzi delle caldaie a metano da esterno, nonostante quello che si possa pensare, non siano più alti di quelle da interno. Ancora una volta si comprende come il costo che va più a incidere sull'acquisto è legato all'installazione stessa della caldaia. Nei migliori casi, montare una caldaia sul balcone di casa non costerà meno di 500 euro, sino a raggiungere in alcuni casi più particolari, anche i 1000 euro di prezzo.


Nel caso dell'installazione di una caldaia a condensazione per esterno poi, il prodotto fuoriuscito dai tubi sarà di color bianco, perchè, a differenza di quello grigio, prodotto dalle caldaie tradizionali, deriva da una combustione a temperatura più bassa, che solo in pochi casi supera gli 85°. Caratteristica delle caldaie condensing, particolare che le rende straordinariamente efficienti, è che la maggior parte dell'energia proviene dal vapore acqueo proveniente dai fumi di combustione. Per questa ragione dimostrano di avere un impatto ambientale molto più basso, in termini di danni per la dispersione di CO2 nell'atmosfera terrestre. Senza contare quelli che sono anche i vantaggi che si possono ottenere sulla bolletta energetica, che uniti ad altri piccoli “trucchi risparmiosi” possono dare un importante contributo all'economia domestica di una famiglia.


Forse tutti non sanno che è possibile impostare un cronotermostato per mantenere la temperatura più bassa durante la notte o quando non si è in casa per limitare al massimo gli sprechi di calore. Allo stesso tempo, un'abitudine ancora più semplice, ma ugualmente utile, risulta essere insegnare a tutti i componenti della famiglia a tenere ben chiuse le porte delle stanze non usate come la cantina o il soggiorno, quando non si ricevono gli ospiti, ed evitare che l'aria calda prodotta dai radiatori, si disperda anche in questi ambienti. Una pratica che è possibile mettere in pratica ogni giorno e che può assicurare un minor utilizzo della caldaia esterna e quindi un risparmio in termini di energia spesa.

Scritto da Demshop

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