Abbinare un piatto doccia a filo ad una cabina bagno
Della duttilità di un prodotto come i piatti doccia tagliati su misura abbiamo già parlato in precedenti articoli sul nostro blog di arredo bagno. Le soluzioni infinite offerte da questo componente essenziale per la realizzazione di un box doccia permettono la sua fama di straordinario “innovatore” degli spazi. Non sempre gli appartamenti nelle case sono speculari e la volontà di costruire un secondo bagno successivamente rappresenta un'eventualità sempre più ricorrente tra le famiglie italiane.
La diffusione di alza pareti in cartongesso dimostra come la passione verso il bricolage non sia tramontata e come costituisca un'ottima scusa per risparmiare un bel po' di euro quando si tratta di arredamento per bagni di casa. Tutti questi fattori, in aggiunta alla centralità che la stanza della toilette da sempre riveste per le famiglie italiane, giustificano la presenza di bagni dalle forme più disparate, di fronte alle quali solo appoggi per doccia di misure non regolari possono rappresentare la migliore soluzione.
La scoperta dell'acqua calda
Quando si ha la possibilità di acquistare piatti per docce di dimensioni non regolari, significa poter contare su un prodotto originale, grazie al quale dare totale libertà alla fantasia e ottenere un bagno chic e di design anche in pochi metri quadrati. Quando poi si ha la possibilità di spendere qualche euro in più con il vivo desiderio di comprare un piatto doccia di grande classe, allora oltre ad un taglio ad hoc, altra caratteristica del piatto bagno dovrebbe consistere nell'essere “a filo pavimento”.
Esistono però troppi denigratori di questa soluzione perchè convinti che un piatto da doccia messo in continuità con il pavimento sia tanto bello da vedere quanto delicati. Il problemino più frequente pare non essere quello della pulizia delle sue superfici, ma quello legato ai prodotti di pulizia normalmente utilizzati per igienizzare il suolo della toilette. Accessori come sgrassanti troppo aggressivi o lavapavimenti a base di candeggina potrebbero infatti danneggiare una base posta alla stessa altezza della pavimentazione, senza alcun tipo di separazione o gradino di appoggio.
Come proteggere il piano doccia
Un rimedio efficacie in grado di scongiurare il deterioramento della superficie doccia, a causa dell'uso intensivo di detergenti per lavare a terra il bagno, è dato dalla creazione di un piccolo spessore tra il pavimento e la base d'appoggio del box doccia. In questo modo si riesce a creare un certo distacco e quindi separati i 2 elementi, preservando meglio l'integrità del piatto nel lungo periodo. Sarebbe un peccato infatti avere a che fare con un prodotto da sostituire nell'arco di un paio di anni, con tutti i costi associati ad una ristrutturazione di questo tipo.
La presenza di uno scalino è un “trucco” molto utile per facilitare la discesa dell'acqua di scarico, soprattutto i quei bagni la cui poca pendenza delle tubazioni potrebbe causare ristagni. Un'inclinazione poco accentuata, soprattutto quando si improvvisa un secondo bagno, a distanza di anni, rispetto la progettazione iniziale del nucleo domestico, può provocare depositi di liquidi e quindi un aumento del calcare, nonché dei rischi di allagamenti e infiltrazioni pericolose.
Sono molti coloro i quali prediligono invece i piatti ad incasso per non far debordare l'acqua, grazie ad un gradino incavato molto basso, di altezza inferiore ai 5 centimetri, senza quindi rovinare l'impatto estetico della zona doccia.
Cura, pulizia ed altre caratteristiche piatto doccia a filo pavimento
Qualcuno mi ha detto che sono un po'delicati se vanno a contatto con alcuni prodotti per la pulizia. Come qualsiasi cosa che entra a contatto con prodotti chimici abbastanza abrasivi c’è sempre il rischio che si rovinino, ma non sono poi così fragili basta avere cura nella pulizia e scegliere i prodotti giusti.
Ecco per cosa è stato pensato il piatto doccia a filo pavimento:
- Agevolare l’ingresso e l’ uscita dalla doccia,
- Donare contiuità estetica alla cabina doccia,
- Non presenta angoli o fessure fastidiose,
- Meno ingombrande di un piatto doccia tradizionale,
- Perfetto per bagnetti con dimensioni ridotte,
- Costi più contenuti,
- Facile pulizia.
Soluzione scelta anche da chi non vuole rinunciare alle caratteristiche di un piatto doccia moderno a filo pavimento mantenendo però tutta la doccia in posizione più alta rispetto a tutto il resto del bagno, come su un gradino della forma del vano.
Questo crea un piccolo dislivello che aumenta la pressione di caduta dell'acqua dalla doccia e facilita il passaggio verso la piletta di scarico, ma che snatura in parte la bellezza estetica e la funzionalità dei piatti doccia di questo tipo. Infatti, tra i tanti vantaggi di un piatto doccia a filo pavimentazione vi è la migliore adattabilità agli spostamenti di anziani e soprattutto disabili. Il passaggio di una sedia a rotelle nel bagno, diventa praticamente impossibile quando si ha a che fare con un bagnetto piccolo, se non si dispone di una superficie doccia di questa tipologia.
Sappiamo bene come sia delicato l'acquisto di prodotti arredo bagno per disabili e di come sia importante non creare ulteriori barriere architettoniche in uno spazio concentrato come quello dei sanitari.
L'impatto visivo… ecco i nostri consigli di stile
Alla stregua di piatti doccia a filo, un'altra possibilità per valorizzare l'ambiente della toilette, in caso di famiglie giovani e votate alla modernità, potrebbe essere un piatto doccia in marmo.Trattasi di un materiale naturalmente più costoso e difficile da trasportare, la cui installazione necessita di solito un esborso maggiore. L'uso di un elemento così prestigioso per la realizzazione di un piatto va ad escludere categoricamente la possibilità di allestire la camera dei sanitari con il parquet.
Una sorta di aut aut del design impone infatti che il marmo non possa mai essere abbinato a pavimenti in parquet. Coerenze cromatiche e stilistiche decidono che un lavabo in marmo non possa mai essere inserito in un bagno con pavimento composto da parquet.
Per creare l'effetto pietra, senza per questo spendere cifre folli o appesantire l'arredamento complessivo nel bagno, si potrebbe creare un separè tra doccia e pavimentazione e quindi rivestire la zona con mosaico di pietre. Un risultato finale sorprendentemente originale, capace di dare vitalità ad un bagno moderno, ovviando a quella “spersonalizzazione” spesso prodotta dai complementi minimal.
Abbinare un box doccia al piatto
Non c'è divertimento maggiore per i giovani sposi, reduci da un matrimonio, di completare la zona doccia con una cabina e un piatto all'altezza delle loro aspettative, magari abbinandone pure una rubinetteria di gran classe. Qualora vi trovaste in fase di ristrutturazione del bagno, allora è giusto avere qualche indicazione in più su come procedere in caso di creazione ex novo di un box doccia con piatto, prima di commettere errori di valutazione, ancor prima che di preventivo...
Al di là dell'altezza quasi standard, compresa tra i 190 e 200 cm, un piastrellista sa molto bene che la progettazione dovrà partire dal box doccia e in base a questo che verrà costruito il piatto, eventualmente con misure su richiesta.
I materiali utilizzabili
Quando si parla di cabine doccia è facile che il discorso ricada quale materiale risulti migliore, in funzione delle caratteristiche ricercate dall'utente.
Un boxdoccia in cristallo ad esempio, passa per essere il più gradevole sotto il profilo della bellezza, ma allo stesso tempo risulta anche il più pesante. Avere ante di tanti kilogrammi non va che ad affaticare maggiormente l'intera struttura della doccia, decretandone una usura maggiore. Il cristallo quindi, al di là dei rischi di rottura, nonostante venga spesso venduto come “infrangibile”, diventa pericoloso perchè dev'essere abbinato ad un corpo box doccia solido, che gli permetta di durare nel tempo. La sostituzione di ante di cristallo è anche la più delicata e, come facile immaginare, anche la meno economica. Non dovendo badare a spese poi, si consigliano vivamente delle porte per box docce scorrevoli, perchè considerate universalmente più durevoli di quelle “a libro”.
Sono molti gli utenti che ricercano prodotti che durano nel tempo e la scelta di un cristallo satinato crea un effetto di maggiore pulizia rispetto quello trasparente, che invece necessita di un lavaggio continuo, ogni volta che ci si fa una doccia.
Il plexiglass è ovviamente più leggero e si sposa meglio con le ante a battenti, rispetto a quella di tipo scorrevole, risultando nel complesso anche più economica. Gli utenti che hanno sperimentato i box doccia con ante in plastica hanno spesso lamentato però grandi difficoltà nella pulizia. Un materiale che si sporca con grande facilità, la cui manutenzione diventa decisamente difficoltosa. La stessa leggerezza del plexiglass, di cui tante aziende fanno vanto, non corrisponde invece all'esperienza degli utenti che invece lamentano spesso la pesantezza delle ante più eleganti e quindi dotate di uno spessore maggiore.
Attenzione agli spazi
Troppo spesso si commette l'errore di non considerare i complementi che circonderebbero il box doccia. Attenzione quindi a valutare l'apertura delle ante della cabina, soprattutto quando la scelta ricade su porte a battente (verso l'esterno). Troppe volte lo spazio di bidet o water diventano angusti se in fase di organizzazione di un bagno non si hanno le idee chiare e si è convinti che trovato un piatto standard 100x70 in offerta, si risolvono tutti i problemi di arredo bagno.
Scegliere ante scorrevoli o meglio ancora, quelle a libro (con apertura verso l'interno) sono soluzioni molto sagge in grado di evitare più di un grattacapo.
Nel caso di scelta per un piatto a filo pavimento poi, altra precauzione da tenere in considerazione, sarà quella di segnalare l'ingombro totale del piatto, senza escludere lo spessore delle ante.
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