Come rimuovere l'aria dalla pompa per autoclave
Si tratta uno dei più comuni, ma anche più rognosi problemi che interessano gli impianti autoclave. La formazione di aria nell'elettropompa può infatti inficiare il suo corretto funzionamento, dando vita a quel problema che nel settore termoidraulico viene definito come “pompa in gravitazione”.
Prima di entrare nel merito delle descrizioni che spieghino come togliere tutta l'aria da una pompa per autoclave è importante precisare l'occorrente per lavorare in sicurezza quando si realizza questo tipo di lavoro idraulico.
Materiale essenziale per scongiurare pericoli
Onde evitare incidenti, con conseguenze anche gravi, visto e considerato che si tratta di un lavoro idraulico fai da te, sarà opportuno disporre di:
- Guanti,
- Occhiali di protezione per gli occhi,
- Scarpe antinfortunistiche.
Altro aspetto da non sottovalutare, anche se alcuni professionisti lo danno per scontato, sarà quello di taccare la corrente elettrica, prima di eseguire le operazioni che stiamo per descrivere.
Le possibilità che l'acqua entri in contatto con l'energia elettrica aumenterebbe esponenzialmente le i rischi di farsi male.
Accorgersi di qualcosa che non va
Uno dei segnali inequivocabili che spiega un malfunzionamento dell'impianto idraulico è legato alla mancata pressione della pompa. Sarà sufficiente guardare il manometro collegato alla pompa idraulica per comprendere se non arriva pressione nel dispositivo o se ne arriva così poca da impedire un pompaggio adeguato.
Chiudere tutte le valvole
Dobbiamo impedire che avvenga alcun passaggio e per questo sarà opportuno chiudere le valvole e individuare il tappo di spurgo. A seconda dell'impianto il tappo predisposto allo spurgo si può trovare in posizioni differenti. In alcuni motori possono essere presenti più valvolini o tappi disposti in varie parti.
Procedere svitando il tappo, senza arrivare al massimo. La conferma della riuscita dell'operazione la avrete quando si percepirà il tipico suono di acqua che defluisce.
Per svitare il tappo si userà un'idonea pinza a pappagallo, ma per garantire una maggiore sensibilità all'azione, sarà meglio continuare utilizzando indice e pollice della mano, stando sempre attenti a non svitarla del tutto.
Una volta fatta defluire l'aria si richiuderà la valvola del vaso di espansione o vaso pressurizzato, che dir si voglia. L'operazione potrà dirsi riuscita quando si vedrà fuoriuscire acqua dal valvolino, segno che l'aria non è più presente.
Procedere alla chiusura a ritroso, girando in senso orario, prima con la mano e successivamente, per serrare meglio la valvola, con la stesssa pinza usata precedentemente.
Eseguire questo gesto con la dovuta attenzione, scongiurando che la valvola esca fuori dall'apposito canale di entrata e di rovinare la sua filettatura.
Conclusa questa operazione si dovrà riaprire la valvola del vaso e quindi ristabilire l'interruttore generale.
Se il lavoro sarà stato fatto bene, una volta accesa l'elettropompa, si vedrà sul manometro la pressione salire, segno del ripristino del corretto funzionamento.
Maggiore sarà la potenza della pompa, più veloce sarà l'aumento della pressione nel vaso pressurizzato, rilevato dal manometro. In caso si disponga di una pompa piccola o sottodimensionata, la stessa operazione si rivelerà decisamente più lenta.
Se l'impianto non è danneggiato o malfunzionante sarà il pressostato a fermare la pompa quando sarà raggiunta la giusta pressione di esercizio. Se questo non accade è perchè il pressostato è sporco. In tal caso va smontato e pulirlo con un cacciavite, ma prima di fare questo va chiusa l'acqua di mandata e quella di aspirazione, oltre alla saracinesca sotto l'idrosfera o il rischio di farsi una doccia gelata è molto alto!!!
E' il momento di riaprire lentamente la saracinesca di spinta verso l'impianto in modo da non provocare colpi d'ariete e di aprire nuovamente la valvola del caricatore d'aria (LOV), in modo tale da realizzare un piccolissimo spurgo anche al suo valvolino.
Si precisa che per togliere l'aria imprigionata nell'autoclave non sarà necessario rimuovere il carter posto a protezione della pompa.
Se il problema dovesse inizialmente risolversi, ma ripresentarsi nel corso dei giorni, converrebbe controllare lo stato della valvola di non ritorno. Questo elemento evita che il tubo si svuoti quando si ferma la pompa. La prima cosa da verificare in questi casi è che non sia presente sporcizia sul disco o della ruggine che ne ostacoli la chiusura completa.
Togliere la bolla d'aria dalla pompa è un'attività abbastanza semplice, che rientra tra quelle che è possibile realizzare anche senza essere un idraulico professionista.
Qualora il problema non si risolva però, potrebbe trattarsi di qualcosa di più serio che necessità la professionalità di un tecnico esperto di termoidraulica.
Nei casi che seguono non è il caso di “fare di testa e mani proprie”, perchè si tratta di problemi più impegnativi che un autodidatta non riuscirebbe a risolvere da solo.
Evitare il Fai da Te se si è di fronte a :
- Problemi di caricatore d'aria,
- Galleggiante elettrico non funzionante,
- Mancanza di acqua nel serbatoio,
- Perdita nel tubo di aspirazione.
Se ti stai chiedendo se un press controll possa evitare inconvenienti di questo tipo, ti consigliamo di leggere questo articolo.
Si tenga presente invece che in caso la pompa impieghi molto più tempo che in passato ad entrare in pressione (circa il doppio), potrebbe essere un problema legato ad un cuscinetto danneggiato. In questi casi di solito la pompa risulta anche molto più rumorosa.
Altra ragione potrebbe essere un eventuale abbassamento di Tensione. Infatti più è bassa la tensione e più è alto l'amperaggio. In queste situazioni non andrebbero esclusi nemmeno difficoltà di avvolgimento del motore, fatto che potrebbe generare dei rallentare nei giri motore con conseguente aumento di amperaggio e tempi di pompaggio.
Anche in questo caso quindi il consiglio è di contattare degli idraulici esperti.
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