Igiene mani ai tempi del coronavirus

L’emergenza sanitaria a causa del coronavirus ha portato in alta considerazione l’igiene delle mani e quanto sia importante che questa parte del corpo non venga a contatto con le superfici sporche, in ottica di scongiurare il contagio. E’ stato detto più volte che le mani vanno lavate spesso, bene e in maniera prolungata, e si è anche parlato molto dei bagni pubblici e di quanto questi luoghi possano essere pericolosi e facilitare le contaminazioni batteriche.

La toilette può infatti diventare un veicolo di contagio a causa del contatto che potrebbe esserci fra le particelle trasmesse dalle deiezioni e dalle mani e gli organismi da contagiare. Altra fonte di trasmissione potrebbe essere lo starnuto, vista la leggerezza con cui i frequentatori dei bagni non posizionano la mano sulla bocca, consentendo alle particelle infette di aderire alle superfici di muri e pavimento. Per questa ragione, quando si entra un bagno pubblico, è buona regola prestare grande attenzione a tutto ciò con cui si viene a contatto, a cominciare dalla maniglia al telo o alla carta per asciugare le mani.

In ognuno di questi casi avverrà un'esposizione a superfici su cui pullulano praterie di batteri e quindi, in questo periodo, anche di covid, mettendo in pericolo il nostro organismo aumentando i rischi di contrarre il virus. Tuttavia è possibile cercare delle soluzioni sicure, in parte sostenute anche dall’OMS, perchè garantiscano la massima igiene delle mani e una difesa quasi totale da invasioni batteriche.

Asciugamani elettrici con fotocellula

Gli asciugamani elettrici sono molto più igienici e sicuri di teli e salviette, in particolare quelli dotati di fotocellula, che funzionano senza pulsante e quindi non comportano alcun contatto con le mani. Test di laboratorio confermano come questi apparecchi creino delle difese ben maggiori di quelle rese possibili mediante rotolo di cotone o carta.

Questi dispositivi funzionano attraverso l'ausilio di una ventola che respinge l’aria verso l’esterno attraversando una resistenza che alza le temperature e permette un’asciugatura rapida delle mani. Spesso il getto d’aria calda è direzionabile e le caratteristiche tecniche dei modelli migliori sono sempre più sofisticate e all’avanguardia, al punto da renderli quasi dei computer, attraverso cui impostare ad esempio il tempo di durata del flusso d'asciugatura.

Si tratta comunque di apparecchi silenziosi, dotati di sensori che avvertono la presenza delle mani non appena le si avvicina al punto erogatore e che interrompono il loro funzionamento quando si allontanano dita e palmi dai bocchettoni. L’asciugatura delle mani risulta perfetta e avviene in appena dieci secondi con i dispositivi più tecnologici.

Oltre che curare l’asciugatura delle mani, visti i rischi connessi con l'accumulo di umidità, è molto importante curare il lavaggio, ma soprattutto fare attenzione a tutte le azioni che si compiono dal momento in cui si entra in bagno.

Cosa fare quando si entra in un bagno pubblico

La prevenzione, si sa, evita molti rischi e pericoli, e in tempi di coronavirus e di ospedali in emergenza, non è mai troppa. Come è ormai noto, il Covid-19 si trasmette tramite le goccioline respiratorie e le mani che da esse vengono contaminate. Di conseguenza, dal momento in cui si decide di entrare in un bagno pubblico, bisogna osservare delle regole che evitano di contrarre il virus e seguire delle istruzioni tali da limitare situzioni rischiose.

E’ fondamentale ridurre al minimo i rischi di contagio, e se proprio non si può fare a meno di andare in una toilette pubblica, è consigliabile muoversi con cautela. Ecco dunque cosa fare per non correre rischi:

• Prima di toccare la maniglia applicare un gel disinfettante sulle mani (deterrente primario contro le infezioni)
• Strofinare con cura le mani e fare in modo che il gel si assorba
• Indossare la mascherina prendendola solo dai laccetti laterali
• Pulire la maniglia con un fazzolettino di carta
• Premere la leva del dispenser aiutandosi con un fazzoletto
• Dopo aver finito lavare le mani e applicare nuovamente il gel

La prevenzione per evitare il contagio del coronavirus prevede anche di non toccare con le mani il rubinetto per aprire e chiudere l’acqua nel lavandino, o addirittura il pulsante che si preme per lo sciacquone. Bisogna sempre organizzarsi con gel disinfettante e fazzoletti di carta da cestinare accuratamente, senza consentire che si propaghi in aria, per evitare che vi possa essere la trasmissione del virus da cosa a persone. La frequenza costante di clienti in un bagno pubblico aumenta possibilità che invece, in altre situazioni caratterizzate da un minore passaggio di utenti, risultano decisamente minori.

Come igienizzare le mani

Il lavaggio delle mani è dunque molto importante, molto più di quello del viso e ha lo scopo di assicurare una pulizia e una igiene adeguata mediante un’azione meccanica. Per una corretta igiene delle mani è sufficiente il sapone sgrassante, ma in assenza di questo ottimi sono i gel igienizzanti a base alcolica.

E’ indispensabile ricordare che una corretta igiene delle mani prevede che l’operazione non duri meno di 40-60 secondi se il lavaggio viene eseguito con acqua e sapone, mentre con l’igienizzante con soluzione alcolica non deve durare meno di 30-40 secondi, vista una maggiore concentrazione del prodotto disinfettante.

I prodotti vanno applicati sulle mani asciutte, altrimenti perdono la loro efficacia. E’ anche doveroso sottolineare che non bisogna abusarne, perché potrebbero favorire nei batteri lo sviluppo di resistenze ai prodotti, con il rischio di aumentare le infezioni. La prevenzione e l’attenzione a non esagerare sono due elementi che proteggono dal contagio del coronavirus e dalla diffusione del panico che ha colpito la popolazione italiana nel bimestre Febbraio-Marzo del 2020.

Speriamo che la drammatica esperienza vissuta solo qualche mese fa non debba necessariamente ripetersi, a causa della “leggerezza” con cui la gente ha seguito il distanziamento sociale durante questa estate, venendo meno alle linee guida più elementari. Sarebbe un brutto colpo per quella parte di popolazione che ha rispettato in maniera effettiva le indicazioni del ISS e per tutti gli operatori sanitari sempre in prima linea.