Un deumidificatore senza corrente elettrica
In questo articolo si descriverà come fare un deumidificatore per l'aria fai da te, in maniera molto economica.
I piccoli deumidificatori portatili a tavoletta funzionano abbastanza bene per rimuovere l'umidità da piccoli spazi, ma di contro lo svantaggio di necessitare l'acquisto sistematico di nuove tavolette di ricarica per funzionare e quindi di obbligare il consumatore ad un esborso continuo. Si tratta di deumidificatori dal funzionamento molto semplice, che non richiedono l'uso di corrente elettrica per funzionare ed è possibile acquistarli nei negozi di articoli casalinghi più forniti, a prezzi anche piuttosto contenuti.
Il costo complessivo per deumidificare l'aria di casa però lieviterebbe e di molto, qualora calcolassimo anche tutte le ricariche che acquistiamo nella nostra vita, considerato il fatto che le tavolette hanno una durata limitata e quando si esauriscono dovranno essere acquistate di nuove, ad un prezzo in alcuni casi superiore a quello del deumidificatore stesso.
Se consideriamo che una ricarica dura circa 30 giorni, possiamo dedurre che il consumo è relativamente basso e che il costo annuale di un prodotto che nasce come low cost, può arrivare a superare i 60 euro.
A conti fatti, nel giro di 3 anni, un deumidificatore entry level, quasi un giocattolino per rinfrescare un po' l'aria di casa e abbassare di qualche punto la percentuale degli spazi di casa, può essere meno conveniente di comprare un deumidificatore professionale. Un articolo di questo tipo, con un prezzo di mercato inferiore ai 10 euro può essere piuttosto paragonato alla costruzione di un refrigeratore portatile, di cui ci siamo occupati in un precedente articolo, ma non potrà mai essere confrontato con le prestazioni elevate che può garantire un prodotto top gamma, di marca Fantini Cosmi o Electrolux, magari con igrometro incorporato.
Si tratta di articoli non proprio potenti che combattono l'umidità in maniera molto limitata, spesso classificati come deumidificatori "da armadio", dotati di vasche di raccolta di capacità assai limitata e quindi inadatti a risolvere i problemi di spazi superiori ai 3 metri quadrati.
Per coprire ambienti di oltre 45 metri quadrati, sino ad arrivare ai 90 metri quadrati, è necessario acquistare deumidificatori con vaschette di raccolta d'acqua di almeno 9 litri e queste, nei casi di forte umidità, dovranno essere svuotate anche 2-3 volte nell'arco della giornata.
Smettere di dipendere dalle tavolette
Visto che una soluzione esiste e questa porterebbe a risparmiare un po' di soldi, tanto vale provare a combattere il ricatto imposto dal mercato che ci obbliga ad acquistare sempre nuove tavolette e trovare una soluzione quasi a costo zero, per continuare a far funzionare questi elettrodomestici e migliorare la qualità dell'aria che respiriamo in casa, oltre a garantire una maggiore durata dei nostri vestiti e oggetti, soggetti all'umidità di casa. E' possibile infatti realizzare un deumidificatore autocostruito, semplicemente lasciando all'interno della stanza che si vuole difendere dall'umidità una confezione di sale grosso da cucina e rimuovere allo stesso tempo un po' di fresco.
Sembrerebbe l'invenzione dell'acqua calda, ma funziona davvero in questo modo e il risparmio nel lungo periodo diviene importante, nel momento in cui pensiamo che il costo di una confezione di sale da cucina di tipo grosso, in un supermercato, è di soli 20 centesimi al chilogrammo.
Si può essere scettici quanto si vuole ma, considerato il prezzo dell'investimento, un tentativo lo merita, soprattutto se sono tantissimi gli utenti che riferiscono di aver adottato questa semplice soluzione. Non importa infatti la qualità del sale grosso che si inserirà, perchè in ogni caso, risulterà efficacie, anche se di marca semi sconosciuta.
Questo piccolo trucchetto è in grado di inibire la proliferazione di muffa in quegli ambienti di casa più esposti a questi fenomeni, come cantine e bagno, visto che il sale ha la proprietà di assorbire grandi quantitativi di umidità, proprio come il riso ed altri prodotti naturali, di facile reperibilità, tipo il riso.
La riuscita dell'operazione sarà più evidente quando osserveremo la confezione di sale dopo 20 giorni di utilizzo. Il contenuto della scatola sarà infatti super compattato e bagnato, a conferma di come l'umidità sia stata assorbita dal sale, semplicemente per contatto. Altro vantaggio di questo deumidificatore naturale è quello di durare di più di un prodotto entry level e di poter essere rimpiazzato senza rimpianti ogni volta che ha raggiunto il grado massimo di saturazione.
Tra i pro di utilizzare un deumidificatore fai da te vi è anche la sua piena compatibilità con l'ambiente, visto che risulta completamente biodegradabile, a differenza del contenuto delle ricariche per deumidificatori da armadietto in commercio.
Altro vantaggio è legato al silenzio di questa soluzione, visto che a volte i deumidificatori possono essere anche rumorosi.
La soluzione è attuabile da tutti coloro i quali non si intendono propriamente di costruire deumidificatori ne risultano esperti di bricolage, ma che allo stesso tempo vorrebbero rimuovere l'umido da piccole pareti di cantine o di officine, senza la necessità di un prodotto elettrico.
Ricordiamo che oltre che benefici sul piano estetico, togliere le parti umide e le muffe da un ambiente può migliorare la salute di coloro i quali vivono quello spazio ed è per questo che non andrebbe mai sottovalutato quando si vede un po' di verde sui muri o si sente un odore di stantio.
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