La procedura corretta per ricevere il bonus caldaie 2020

bonus caldaie

 

 

Prosegue anche nel 2020, grazie alla manovra finanziaria firmata da Movimento 5 Stelle e PD, la possibilità di ricevere benefici fiscali, in caso di ammodernamento energetico, mediante acquisto di caldaie e strumenti di classe A.

 

 


Per tutto l'anno, che in Cina considerano l'anno del topo, è prevista la detrazione fiscale al 65% per tutti coloro che cambieranno caldaia e la sostituiranno con una nuova a condensazione di classe A abbinandovi pure le valvole di termoregolazione sui rispettivi radiatori. Qualora si provvedesse alla medesima sostituzione, ma senza l'installazione delle valvole, lo sgravo fiscale sarebbe del 50%. Non ha invece diritto a nessun tipo di detrazione IRPEF chi acquisterà una caldaia di classe B o inferiore o chi sostituirà il proprio modello con una caldaia a minore efficienza energetica. 

 

Anche con la legge di bilancio 2020 gli incentivi per la ristrutturazione vengono confermati, ragion per cui ristrutturare casa conviene come lo è stato nel 2019 e ancora prima nel 2018, garantendo delle agevolazioni a coloro i quali decideranno ad esempio di sostituire gli infissi delle finestre, pannelli solari e sistemi di climatizzazione ad alta efficienza. I dettagli di questo provvedimento sono inseriti all'interno del cosiddetto bonus casa. Novità assoluta di questo pacchetto di sgravi IRPEF è il bonus facciata, che consente di restaurare gli esterni della casa in cui risiediamo e di ottenere un'abbattimento dei costi del 90% ripartito nei successivi 10 anni ed il sisma bonus, che promette di detrarre dalla dichiarazione dei redditi sino all'85%, in caso di lavori atti a rendere antisismica la struttura, sino ad un massimo contributo di 96000 euro.

Per sintetizzare il concetto a tutti quelli che non hanno mai sentito parlare di ecobonus, specifichiamo come si tratti di contributi per la diffusione su territorio nazionale di impianti di produzione di acqua calda più efficienti e quindi meno inquinanti per l'ambiente.
Attraverso questa manovra vengono di fatto prolungati i bonus caldaia 2019 e per un altro anno solare converrà realizzare il cambio o l'acquisto di una caldaia ecologica. La procedura corretta necessita il passaggio di alcune fasi precise da parte dell'acquirente che dovrà dimostrare allo Stato la veridicità della sua condizione, attraverso la consegna di una documentazione appropriata.

Sino a quando dura questa iniziativa?

Sino al 31 Dicembre 2020 e incomincia a partire dal 1 Gennaio di quest'anno.

Chi installa una caldaia con classe più bassa alla A, ha diritto a agevolazioni economiche?

No. Esistono infatti dei requisiti di base che spiegano chi accede a questi aiuti fiscali e chi ne resta escluso.

In che cosa consiste questo contributo?

Il bonus riguarderà i costi dell'IRPEF che si avrà la possibilità di abbattere ogni qual volta si compra una caldaia più efficiente sul piano energetico. Si tratta di un vantaggio economico molto importante che riguarda chi ammoderna l'impianto di climatizzazione invernale e può quindi ricevere sino al 65% di sconto, in caso di aggiunta sistemi evoluti di termoregolazione o di impianti ibridi altamente sostenibili, grazie alla presenza di pompe di calore.

A quanto ammonta questo ecobonus 2020?

Si può ricevere uno sconto persino del 65% se oltre alla caldaia di Classe energetica A si predispongono pure strumenti di termoregolazione di ultima generazione, come nel caso di acquisto di valvole termostatiche o altri strumenti di classe V,VI e VIII.
Otterranno invece il 50% colori i quali sostituiranno una caldaia con una di classe A, ma senza installare e cambiare le valvole di ultima tecnologia.

E' possibile acquistare una caldaia online e pagare con paypal?

Se è consentito comprarla su internet, in uno dei tanti ecommerce specializzati nella vendita di caldaie condensing, il pagamento dovrà necessariamente avvenire tramite bonifico -o bancario o postale. E' soltanto il bonifico a garantire l'accesso a questi incentivi statali, perchè consente di "tracciare" il pagamento.

Il totale dello sconto viene dato in un unico momento? In quanti anni viene suddiviso?

No, l'IRPEF vine diviso in 10 quote di pari importo e quindi verrà "restituita" tramite sconto sulle tasse, una piccola parte per volta.


Sarà comunque necessario specificare l'ammontare di questo sconto nella dichiarazione dei redditi annuale o, nel caso di liberi professionisti, all'interno del modello UNICO, a cominciare dall'anno seguente rispetto a quello in cui si è acquistata la caldaia a condensazione. Se comprate una nuova caldaia che soddisfa i requisiti per ricevere la detrazione a Marzo, dovrete così inserire questo sconto IRPEF nella dichiarazione del 2020.

Volendo fare un esempio concreto, se acquistate una caldaia e strumenti di termoregolazione evoluti per 5000 euro, otterrete uno sconto di fiscale, pari a detrazione dell'IRPEF pari a 3250 euro e pertanto godere di un ritorno finanziario in 10 rate annuali, da 325 euro, tutte dello stesso importo.

Solo i privati possono accedere a questo vantaggio fiscale?

No, anche spetta anche alle aziende. L'importante è che siano proprietari dell'immobile in cui si installerà la caldaia e che non devono risultare insoluti nei pagamenti tributari. Di conseguenza, a patto di rispettare queste condizioni, anche i titolari di hotel e bed and breakfast possono richiedere questi sconti.

Bonus e risparmio

Questa iniziativa è molto lodevole perchè fa bene all'ambiente, ma anche al portafogli, grazie ai risparmi che possono ricevere in bolletta.
Se comprerete una caldaia di classe A infatti, non solo si risparmierà grazie a sgravi, ma attraverso tecnologie molto efficienti, in grado di apportare benefici diretti in bolletta. Si stima che una caldaia di nuova concezione possa far risparmiare anche il 25% rispetto una di classe più bassa alla A e che la combinazione tra una caldaia eco-sostenibile e strumenti di termoregolazione possa far spendere sino al 35% in meno di energia.


Si tratta di prodotti ecologici, perchè producono bassissimi quantitativi di CO2.

Esiste un contributo massimo che si può ricevere se si acquista una eco-caldaia nel 2020 ?

Si, il sostegno economico, da parte dello Stato italiano, può essere di massimo 30000 euro per abitazione.

Quali costi possono essere detratti?

A parte il mero costo della caldaia, esistono altre spese che possono rientrare nell'ammontare complessivo di questa agevolazione fiscale. Tra queste vanno ricordate:

  • quelle di eliminazione di un vecchio impianto di condizionamento e di sostituzione con uno più efficiente (ricordiamo a tal proposito i nuovi obblighi sui F-GAS);
  • quelle d'acquisto e montaggio degli apparecchi termici, meccanici, elettrici ed elettronici, dei lavori idraulici e murali per cambiare un impianto termico con un generatore a condensazione;
  • quelle per l’adeguamento della rete di distribuzione, dei sistemi di accumulo, dei sistemi di trattamento dell’acqua, dei dispositivi di controllo e regolazione nonché sui sistemi di emissione;
  • quelle legate ai lavori effettivi di installazione dei prodotti.

Che tipo di controllo potrebbe avvenire da parte dello Stato?

E' l'Agenzia delle Entrate l'ente incaricato di verificare la legittimità della richiesta di agevolazioni economiche per risparmio energetico e deciderà a chi spetta o meno il contributo. Per non avere problemi con la legge sarà sufficiente fornire, su eventuale richiesta, dei documenti ben precisi, a seconda della situazione termica della propria abitazione.

In caso di impianti con potenza inferiore ai 100 kilowatt bisognerà fornire:

Scheda prodotto e info tecniche sul prodotto, con specifica su efficienza energetica stagionale del riscaldamento d’ambiente ηs;
Specifica documentazione e scheda prodotto del dispositivo di controllo della temperatura che dovrà necessariamente possedere classificazione energetica di classi V, VI oppure di classe VIII della Comunicazione della Commissione 2014/C 207/02;

Ad ogni modo, per ogni tipo di messa in opera sarà necessaria una prova da parte del produttore o fornitore che caldaia e valvole termostatiche abbiano le caratteristiche sopra precisate.

In caso di attuazione di un impianto con potenza maggiore o uguale ai 100kw sarà necessario conservare:

  • una scrittura da parte di ingegnere, architetto, geometra o perito, purchè regolarmente presente nel corrispettivo Albo di professione, all'interno della quale si dichiari il rispetto dei requisiti tecnici illustrati in precedenza;
  • il documento originale firmato già inviato all'ENEA, di cui vi è l'obbligo della comunicazione.

In ogni caso, indipendentemente dalla potenza energetica dell'impianto realizzato, si dovranno mettere da parte:

  • tutto il materiale di fatturazione, che comprovi l'acquisto di tali beni;
  • ricevuta del pagamento a mezzo di bonifico telematico o via posta, in cui venga fatto riferimento nella causale alla legge finanziaria del 2007, con esatta trascrizione del numero della fatturazione, della data di acquisto, delle informazioni personali di chi ha acquistato il bene e quelle del beneficiario;
  • codice CPID, a testimonianza del corretto invio della documentazione obbligatoria all'ENEA.

Per ottenere info su contribuiti per il cambio di mobili in fase di ristrutturazione, si consiglia di rivolgersi direttamente al portale dell'Agenzia delle Entrate.
  

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Scritto da Demshop

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